La crescita economica, per Ferrarelle, procede di pari passo con l’impegno aziendale verso l’ambiente, l’etica e la sostenibilità del business. Un accento posto in maniera piuttosto forte, a Milano, in occasione della presentazione di Le forme della vitalità, ultima edizione del bilancio di sostenibilità da parte dell’azienda presieduta da Carlo Pontecorvo e attiva nel mondo delle acque minerali con i marchi Ferrarelle, Acqua Vitasnella, Fonte Essenziale, Boario, Natía, Santagata, e Roccafina, con le acque funzionali Linfe di Vitasnella, ma anche proprietaria del brand di cioccolato d’alta gamma Amedei e distributore esclusivo dell’acqua Evian per l’Italia. La presentazione si è tenuta in Fondazione Feltrinelli.
Il gruppo Ferrarelle ha archiviato il 2017 con 142 milioni di fatturato, 5 in più rispetto al 2016, per effetto della vendita di 930 milioni di litri. La redditività misurata in Roi è pari all’8,2% del fatturato. Al di là dei dati economici, il documento presentato a Milano evidenzia nell’ultimo anno un calo del 3,5% delle emissioni di gas serra e del 2,2% di consumi idrici, contro un aumento del 95% di rifiuti riciclati nel corso del 2017. Inoltre, dal punto di vista dell’occupazione, Ferrarelle ha evidenziato l’aumento del 3% dei salari corrisposti ai dipendenti, per il 95% regolati secondo contratti a indeterminato, e una dinamica molto positiva in termini di formazione del personale, con un aumento del 60% in termini di ore utilizzate a tal fine.
Un altro aspetto significativo dell’impegno di Ferrarelle per l’ambiente è stato individuato dal presidente Pontecorvo nell’avvio dello stabilimento produttivo di Presenzano, in provincia di Caserta, e dedicato alla produzione delle preforme, lo stato embrionale delle bottiglie, con il 50% di pet riciclato. “Potremo inoltre utilizzare la scaglia di R-PET ad uso non alimentare per aprirci a nuove opportunità di business all’insegna dello sviluppo sostenibile”, ha commentato il numero uno della società.
Michele Pontecorvo Ricciardi, vicepresidente e consigliere delegato alla corporate identity, ha evidenziato come Ferrarelle sia stata la prima azienda del settore acque minerali a realizzare un documento ufficiale in fatto di sostenibilità. “Abbiamo voluto dare rilevanza a tutte le sue diverse sfaccettature e a tutte le attività che ci vedono coinvolti: l’importante riduzione dell’impatto ambientale delle nostre attività produttive, le numerose partnership in ambito CSR, l’incremento sostanziale del valore economico distribuito agli stakeholder, +3,7% rispetto al 2016, e l’avvio dell’ambizioso progetto R-PET sono solo alcuni degli esempi delle forme delle nostra vitalità”, ha commentato.