Continuano le donazioni da parte dei big dell’alimentare per sostenere ospedali e personale esposto in prima persona nella gestione dell’emergenza coronavirus. La cifra probabilmente più importante, in linea a quella sborsata da Silvio Berlusconi per la realizzazione dell’ospedale in fiera a Milano e con quella di Lavazza per diversi progetti della Regione Piemonte, è stata versata dalla famiglia Ferrero. Gli imprenditori dolciari di Alba hanno infatti donato 10 milioni di euro al commissariato nazionale per l’emergenza, guidato da Domenico Arcuri.
Si stanno muovendo i consorzi più importanti. Dopo quelli del vino piemontese, Grana Padano ha annunciato la donazione di 1 milione di euro suddividendo la cifra totale tra le diverse regioni dove opera produttivamente la dop: metà alla Lombardia, un quarto al Veneto, 150mila euro all’area di Piacenza, il resto tra Trentino e Piemonte. La somma sarà destinata all’acquisto di strumentazione sanitaria: respiratori, tamponi, mascherine.
Gruppo Italiano Vini è intervenuto sul territorio di Verona, dove ha sede e tre cantine di proprietà, donando 100mila euro al fondo emergenza coronavirus dell’azienda ospedaliera Universitaria Integrata, che raggruppa gli ospedali di Borgo Roma e di Borgo Trento. Inoltre, la società diretta da Roberta Corrà ha sottoscritto una polizza ad hoc per tutelare i dipendenti e il loro nucleo famigliare. Una scelta assicurativa analoga è stata fatta da Masi Agricola, con l’applicazione della soluzione Partner di Vita che il Gruppo Generali ha creato proponendo soluzioni specifiche e garanzie aggiuntive per l’assistenza a famiglie e imprese in caso di infezione da Covid-19.
Nel mondo dell’olio, Fratelli Carli ha donato 100mila euro all’Asl 1 di Imperia come forma di aiuto concreto al sistema sanitario ligure. “La donazione nasce dalla volontà della famiglia Carli di condividere, con tutti i dipendenti e i collaboratori, il più profondo ringraziamento a tutto il corpo sanitario locale e alle strutture ospedaliere impegnate in questa missione attraverso il proprio servizio”, affermano dalla società.
Nell’ambito della pasta, dopo la donazione di 400mila euro da parte di Rana, Barilla ha annunciato che due milioni di euro saranno destinati al reparto di terapia intensiva dell’ospedale Maggiore di Parma per aumentare la propria capacità nel fronteggiare l’attuale emergenza, alla Protezione Civile e alla Croce Rossa della città ducale. Si segnalano inoltre i 250mila euro che De Cecco ha versato per l’acquisto di 10 respiratori destinati alla sanità abruzzese. Tre ventilatori sono stati invece acquistati da La Molisana per il territorio del Molise.
Una raccolta fondi è stata avviata da Longino & Cardenal a sostegno di Areu-Regione Lombardia, impegnata nella gestione del 118 e nel fornire H24 assistenza a coloro che sono stati colpiti dal virus: la società che fornisce “cibi rari e preziosi” all’horeca ha effettuato una prima donazione di 10mila euro, promuovendo la raccolta in primis presso i propri clienti e fornitori. Al contempo, per affrontare la chiusura della ristorazione, Longino & Cardenal ha annunciato l’apertura del canale business to consumer dei propri ingredienti d’alta ristorazione.
Hausbrandt si è mobilitata per offrire il suo supporto durante l’emergenza donando 20 macchine per il caffè Guzzini/Hausbrandt e oltre 20 mila capsule agli ospedali di Treviso, Conegliano, Montebelluna e alla Protezione Civile di Conegliano.
Montelvini ha promosso l’iniziativa Montelvini Loves Italy, in collaborazione con Air Wines, per l’aperitivo domestico con proventi destinati in beneficenza: si contribuirà così alla raccolta fondi promossa da Assindustria Venetocentro, che nelle prime 48 ore ha già raccolto 800mila euro a favore degli ospedali di Treviso e Padova.
Negli spirits, la donazione di Campari per l’ospedale Sacco di Milano ammonta a 1 milione di euro. La somma sarà destinata al finanziamento di un’unità di terapia intensiva generale per ricoverare pazienti positivi critici e alla dotazione di un impianto dotato di pressioni negative per 10 box di rianimazione.