Quella del 26 settembre da Sotheby’s a New York è stata un’asta dei record. A far notizia è soprattutto il prezzo sborsato da un ignoto acquirente per uno Champagne d’epoca. Si tratta del Krug Private Cuvee datato 1915, e da allora sempre custodito nelle cantine/caveau aziendali, che è stato “battuto” a 116.375 dollari. Con quella cifra, il vincitore si è anche aggiudicato un tour gastronomico per quattro persone con pernottamento nella maison di Krug e cena al ristorante L’Assiette Champenoise, dove opera lo chef “tre stelle Michelin” Arnaud Lallement. Per l’Italia, pur senza raggiungere quotazioni altrettanto elevate, da Sotheby’s è arrivata comunque la conferma dell’inserimento di alcuni dei più prestigiosi vini tricolori da investimento ai vertici mondiali, a cominciare dai cosiddetti super Tuscan. È il caso di Sassicaia, un cui lotto di 12 bottiglie di annata 1985 è stato venduto a 18.375 dollari e un altro a 17.150 dollari. L’annata 1997 dello stesso vino prodotto dalla Tenuta San Guido è stata battuta, sempre con due lotti da 12 bottiglie, a 4.900 dollari e quella 1982 a 4.288 dollari. Ornellaia non è da meno: per ottenere il suo Masseto, 12 bottiglie di annata 1997, un investitore ha dovuto offrire 11.638 dollari. Il Solaia di Antinori invece, sempre del 1997, si è “fermato” a 4.655 dollari. Tra i vini top della Toscana compare anche Case Basse, Brunello di Montalcino prodotto dall’azienda Soldera, con 3.185 dollari per un lotto di 9 bottiglie. Da segnalare infine, per i vini piemontesi, gli 8.575 dollari offerti per aggiudicarsi 6 bottiglie di Barbaresco Santo Stefano di Neive Riserva 1989, prodotto da Bruno Giacosa.