Giro d’affari in crescita del 4,7% e utili triplicati, da 0,9 a 3,1 milioni di euro, per la prima semestrale di Masi Agricola dopo la quotazione sull’Aim Italia. La società veronese famosa per l’Amarone ha diffuso ieri sera, a mercati chiusi, i dati del semestre. I ricavi netti salgono a 27,5 milioni di euro contro i 26,2 del corrispettivo 2014. A trainare la crescita sono le Americhe, che salgono da 9,6 a 10,9 milioni di euro, per un’incidenza che sfiora il 40% sul fatturato complessivo; in leggera discesa l’Italia, a 2,8 milioni, e l’Europa (Italia esclusa), che chiude a 12,8 milioni. Per quanto riguarda la gamma prodotto, crescono i segmenti top (+11,4%) e premium (+6,4%), mentre i vini classici contengono la perdita all’1 per cento. Il balzo degli utili è il risultato di una forte crescita della redditività, con l’ebitda che sale da 4,5 a 7,5 milioni di euro e l’ebit da 2,3 a 5,2 milioni. La posizione finanziaria netta, che a fine 2014 era negativa per 18,6 milioni di euro, vira in positivo di 2,8 milioni per effetto dell’aumento di capitale realizzato nell’ambito della quotazione. “Sono soddisfatto dei risultati”, afferma in una nota il presidente Sandro Boscaini. “Siamo cresciuti, registriamo una redditività con tassi tra i più elevati del settore e, anche non considerando i proventi ricavati dall’aumento di capitale realizzato con la quotazione all’Aim Italia, la gestione corrente ha generato cassa”. Tra gli eventi successivi all’esercizio considerato, Masi Agricola sottolinea l’apertura del wine shop Tenuta Canova a Lazise (Vr), sul lago di Garda, come applicazione del progetto strategico denominato Masi Wine Experience.