Loira e Bordeaux. Sono queste le regioni del vino francese che si sono rese protagoniste nei giorni scorsi tramite operazioni di M&A. Da un lato, Bollinger, che ha esteso la sua presenza nella Loira acquisendo Domaine Hubert Brochard, a Sancerre. La tenuta, guidata dalla quarta e quinta generazione, spazia dal Sauvignon Blanc al Pinot Nero con cui realizza, tra gli altri, Sancerre bianchi, rossi e rosé.
Questo rappresenta un ampliamento nell’area per la cantina di Champagne fondata nel 1829 che, in passato, aveva già acquisito Maison Langlois-Chateau e Château de Thauvenay.
Spostandosi verso sud, nella regione vitivinicola di Bordeaux, è Château Cheval Blanc a mettere a segno un nuovo deal. La maison di Lvmh ha comprato il suo ‘vicino di casa’ Château La Tour du Pin Figeac, a Saint-Émilion. Come si legge su diverse fonti stampa francesi, la famiglia Giraud–Bélivier, proprietaria dello château, voleva vendere e Cheval Blanc ha colto l’opportunità come “il culmine di un’espansione iniziata oltre 15 anni fa”, spiega Pierre-Olivier Clouet, direttore tecnico di Cheval Blanc, a Terre de Vins.
Nel 2006, la cantina in orbita al gruppo di Bernard Arnault aveva infatti acquisito gli otto ettari di Château La Tour-du-Pin Figeac-Moueix che, unitamente agli 11 ettari dell’appena acquisita Château La Tour du Pin Figeac, formava inizialmente un’unica tenuta.
“Conosciamo questi terroir vicini – spiega Clouet riferendosi alla nuova acquisizione – ma ci prenderemo il tempo per studiarli a fondo per studiare la loro caratteristiche e loro potenziale. Ma ovviamente contiamo di sviluppare qui la nostra produzione di vino bianco”.
Con questa nuova aggiunta, gli ettari di Cheval Blanc a Saint-Émilion, contando anche la tenuta Château Quinault l’Enclos comprata nel 2008, salgono a 76.
La cifra di entrambi i deal non è stata resa nota.