Allegrini a Vinitaly celebra l’Oriente. Lo fa con l’etichetta de La Grola limited edition realizzata dall’artista giapponese Hiroyuki Masuyama, che ha raccontato come cambia durante la giornata il vigneto più nobile dell’azienda della Valpolicella, osservandolo e fotografandolo per 24 ore consecutive. E lo fa anche con le ricette di ispirazione asiatica che saranno trasformate in piatti, allo stand in fiera e anche durante le ambite cene di gala che si terranno a Villa della Torre tra domenica 7 e martedì 9 aprile, da Carlo Cracco in persona.
L’idea della contaminazione, del resto, è alla base della filosofia di Allegrini che interpreta il vino come simbolo di incontro tra le diverse culture del mondo, ma anche delle sue aspettative commerciali, pensando a un futuro più roseo soprattutto in Cina per il vino italiano, abbinato anche alle cucine territoriali. “In Giappone – ha commentato Marilisa Allegrini durante la presentazione della limited edition, a Milano nell’hub di Identità Golose – c’è una presenza molto forte di cucina italiana e i ristoratori da sempre sono eccellenti ambasciatori del nostro vino. In Cina invece la ristorazione italiana non è così presente e i cinesi peraltro sono meno aperti alla contaminazione culinaria. Ci vorranno molti anni prima di riuscire a sfondare in quel mercato”.
Le difficoltà nei mercati emergenti, tra cui la Cina, per Allegrini dipendono anche dall’incapacità di fare squadra. “E dovremmo farlo con tutte le eccellenze del made in Italy”, sottolinea Marilisa Allegrini, ricordando l’impegno aziendale per un’azione comune che si è concretizzato nella fondazione di Iswa-Italian Signature Wine Academy, consorzio composto da otto top brand per la promozione e lo sviluppo di relazioni commerciali estere. Ne fanno parte anche Arnaldo Caprai, Feudi di San Gregorio, Fontanafredda, Frescobaldi, Masciarelli, Planeta e Villa Sandi.
Il 2018 di Allegrini si è concluso con un consolidato di 36 milioni di euro, in leggera crescita. “Per un’azienda dalle dimensioni come la nostra è un risultato soddisfacente, ma abbiamo l’ambizione di consolidarci a un livello più alto e, al tempo stesso, di alzare l’asticella della qualità”. Quanto ai primi mesi del nuovo anno, Allegrini osserva un certo rallentamento di alcuni mercati esteri tra cui la Scandinavia. “Può essere un fatto contingente e recuperabile. Vedo invece bene l’Italia, che sta crescendo”, conclude Marilisa Allegrini.