Occupazione in aumento del 17,5% e fatturato ad oltre il +20 percento. I dati presentati da AssoBio, l’associazione nazionale delle imprese di trasformazione e distribuzione dei prodotti biologici cui aderiscono 65 dei maggiori operatori del settore, confermano il momento favorevole per l’economia del food da agricoltura “green”, con un fatturato 2015 di 829 milioni di euro calcolato sulla base delle risposte di 23 imprese operanti tra mondo bio (603,5 milioni di euro) e non bio. Di questi, precisa AssoBio, 67 milioni (11,1%) derivano dall’export prevalentemente verso i Paesi dell’Unione Europea, 121 milioni (20%) derivano da vendite alle catene della grande distribuzione, 336 milioni (55,7%) dal canale della distribuzione specializzata (negozi biologici). Gli altri canali, tra cui ristorazione e industria, hanno generato un fatturato complessivo di 79 milioni (13,2%).
La situazione è ulteriormente migliorata nei primi tre mesi dell’anno in corso. “Le vendite alle catene della grande distribuzione registrano un aumento vicino al 20%, gli altri canali segnano incrementi sempre superiori al 10%” afferma Roberto Zanoni, presidente di AssoBio. “Quello che è certo è che nel 2015 le vendite di prodotti biologici delle 23 imprese del nostro campione è aumentato del 21.3%, quando il valore delle vendite di prodotti alimentari nel complesso è aumentata meno del 3 percento”.
Il numero di famiglie italiane che ha acquistato prodotti biologici è aumentato di 2,5 milioni. Le motivazioni d’acquisto sono individuate per circa il 50% nella salubrità dei prodotti, per il 22% nel loro sapore e per il 16% da considerazioni ambientali e di tutela della biodiversità, mentre il 7% apprezza il fatto che siano controllati e certificati dal campo alla tavola. Crescono intanto export, che nei primi tre mesi 2016 ha raggiunto quota 16,5% sul fatturato complessivo, e occupazione, con gli occupati diretti delle 23 imprese del campione AssoBio passati da 1720 a 2021.