Constellation Brands manca le stime e rivede l’outlook per il 2023. Il gruppo a cui fanno capo, oltre all’azienda del Chianti Classico Ruffino, anche brand quali Corona, Meiomi, Kim Crawford e The Prisoner Wine Company, ha chiuso il trimestre dell’anno fiscale 2023 al 30 novembre 2022 con un utile adjusted pari a 524,7 milioni di dollari (circa 492 milioni di euro), pari a 2,83 dollari per azione, contro i 2,89 dollari stimati dagli analisti di Thomson Reuters.
A seguito dei risultati, il gruppo ha quindi rivisto le stime per l’intero anno fiscale, stimando un utile per azione compreso nella forchetta tra gli 11-11,20 dollari, contro gli 11,20-11,60 stimati in precedenza.
Il gruppo, che nel periodo ha inoltre ottenuto vendite nette per 2,4 miliardi di dollari, in crescita del 5% sullo stesso periodo dell’anno scorso, ha registrato nella giornata del 5 gennaio (data di uscita dei conti), una flessione del titolo in Borsa pari al 10 per cento a 208,60. Oggi il valore del titolo naviga oltre ai 218 dollari.
Secondo il CEO Bill Newlands, la colpa della performance è stata di una “recente serie di venti contrari”. Tra questi, l’aumento dei costi nella catena di approvvigionamento, il maltempo e il peggioramento delle condizioni economiche in California.
La performance della società ha così trascinato al ribasso le azioni di altri produttori americani di birra, vino e liquori, poiché gli investitori hanno calcolato che sarebbero stati sottoposti alle stesse pressioni di Constellation per il mantenimento dei margini. Soffrono a causa della carenza e dell’aumento dei prezzi del vetro, dell’anidride carbonica e dell’alluminio, ma anche per i costi di imballaggio, come i pallet e i cartoni, sono impegnativi.