Il Prosecco superiore docg di Conegliano e Valdobbiadene si appresa a chiudere il 2020 con una flessione contenuta dell’1% al termine di un anno difficile ma che ha visto la denominazione difendere le posizioni nei principali mercati di destinazione, a partire dall’Italia. Ad affermarlo è il presidente del Consorzio di Tutela, Innocente Nardi, durante la presentazione del rapporto economico annuale.
“In generale, abbiamo assistito a un alternarsi di momenti di contrazione, legati alle misure contro la pandemia, compensati però da mesi in cui le vendite hanno recuperato posizioni. il risultato è una minima riduzione dei volumi che entro l’anno dovrebbe assestarsi intorno al -1%, grazie al recupero della grande distribuzione rispetto ai canali horeca, che ha generato una lieve flessione a valore. Un risultato eccezionale rispetto a quanto paventato da alcuni, anche recentemente, a maggior ragione se paragonato al mercato del vino italiano ed estero nel suo complesso”, ha affermato Nardi.
La gdo è stata determinante nella fase acuta della pandemia: tra aprile e ottobre, ha assorbito circa 2 milioni di bottiglie in più di Conegliano Valdobbiadene docg rispetto al 2019, e le vendite dei primi dieci mesi 2020 risultano in crescita del 16,9% a valore e del 18,7% a volume. Ottimo anche il risultato dei negozi di vicinato, del commercio elettronico e delle consegne dirette da parte delle imprese. Il mercato interno si è fatto carico di compensare la contrazione delle esportazioni. La crescita nel periodo gennaio-ottobre è stata del +20,2% nel Nord Ovest (+12,9% negli ipermercati), +18,2% nel Nord Est (+19,2 % nei supermercati), +11,3% nel Centro e Sardegna e +12,2% nel Sud Italia.
All’estero, che assorbe circa un terzo dei consumi in volume e più della metà in valore, la tenuta complessiva è motivata dalla ricollocazione del prodotto su canali meno utilizzati negli anni precedenti, oltre che sull’e-commerce.