Lo spritz veneziano ha conquistato il mondo? E allora il gruppo Montenegro non può far altro che lanciare la sfida al mercato, avendo a disposizione tra i propri marchi quel bitter che è nato a Venezia e che per molti veneziani continua a essere il terzo ingrediente di riferimento assieme al seltz e al prosecco. Si tratta di Select, oggetto di un restyling da parte del gruppo bolognese degli spirits finalizzato al ritorno alle origini: ricetta originale del 1920, quella utilizzata dai fondatori della distilleria Fratelli Pilla & C, bottiglia che richiama il forte heritage del brand (affidata alle cure grafiche di RobilantAssociati) e infine riscoperta del bicchiere iconico dal lungo stelo, ideale per lo spritz.
La ricetta del Select richiede una certa dose di pazienza, perché il bitter si ottiene con una lavorazione che dura nove mesi e con l’utilizzo di trenta erbe aromatiche tra cui spiccano le radici di rabarbaro, lavorate singolarmente, e le bacche di ginepro, dando vita a un equilibrato gusto dolce-amaro tipico di Select.
Come anticipato a Pambianco Wine&Food da Marco Ferrari, amministratore delegato del gruppo Montenegro (240 milioni di ricavi nel 2018), Select rappresenta una grande opportunità di crescita proprio perché intercetta un trend di consumo rappresentandone al tempo stesso il punto storico di partenza. “La formula originale dà origine a un bitter a bassa gradazione, quindi in linea con la tendenza di consumo un po’ più light. Dovremo essere bravi nel raccontare una storia importante, perché non è da tutti avere in casa il bitter con cui è nato lo spritz”, ha affermato Ferrari.
“Il trend degli aperitivi – ha aggiunto Alessandro Soleschi, marketing manager spirit di gruppo Montenegro – continua a registrare crescite importanti negli ultimi anni. Abbiamo scelto di mettere al centro non solo la qualità, ma anche l’heritage del brand Select, per far rivivere e celebrare l’icona dell’autentico spritz veneziano. Select avrà, così, la possibilità di rafforzare la sua penetrazione nel mercato sia in Italia che all’estero”.