Consolidare la propria presenza nel canale Horeca e incrementare l’Off-Trade. Sono questi i piani di Fever-Tree per l’Italia nel 2023. Il Paese tricolore, dove il brand è presente con 11 referenze ed è distribuito da Velier, rappresenta il primo mercato europeo dopo il Regno Unito per l’azienda che, basata a Londra, ha generato ricavi per 161 milioni di euro di sterline (circa 187 milioni di euro) nei sei mesi al 30 giugno scorso.
Ad oggi l’Horeca rappresenta circa l’85-90% dei volumi di Fever-Tree in Italia. Una situazione che, come puntualizzato a Pambianco Wine&Food dal Country Manager Filippo Colombo, è molto diversa rispetto ad altri Paesi, come per esempio il Nord Europa dove, con una quota di circa il 70%, è l’Off-trade a farla da padrone. Nell’anno, nonostante le forti performance già registrate nell’estate 2021, il brand ha riportato un’ulteriore crescita del 50% e, nell’ottica di consolidare il canale, sta incrementando la presenza di specialisti e ambassador sul territorio – “al netto delle difficoltà che stiamo riscontrando nel reperimento di personale” – soprattutto al nord-est, nord-ovest e, nei prossimi mesi, anche al centro e sud Italia.
“Siamo sicuri che in Italia, anche durante il 2023, e nonostante la lieve correzione dei listini che dovremmo apportare visti gli aumenti dei costi, il trend legato al consumo di massa di gin tonic continuerà ad alimentare il mercato degli spirits”, afferma Colombo. “È interessante poi osservare la continua crescita nelle vendite al dettaglio: + 30% rispetto allo scorso anno, segno che il consumo di long drink di qualità è in aumento anche tra le mura domestiche. Qui in Italia i consumatori iniziano a percepire che al gin di un certo livello acquistato in enoteca va accompagnata una tonica di qualità”.
Proprio per questo l’azienda ha lanciato il formato da mezzo litro che, “perfetto per il consumo a casa, e presente nelle tre referenze Indian, Mediterranean e Ginger Beer, va così ad affiancarsi alle più classiche bottiglie da 200ml”. Inoltre, con l’idea di accrescere la propria presenza in questo canale, “stiamo cercando di rafforzare alcune zone, per esempio quelle di forte interesse interesse turistico”. Nelle aree più invernali, “stiamo lavorando per attività legate all’après-ski: già lo scorso anno abbiamo realizzato delle personalizzazione a livello di brand sulle piste da sci di Cortina e Livigno, e quest’anno si aggiungeranno anche Ponte di Legno e Sestriere”, conclude Colombo.