Dopo un 2023 a 209 milioni di euro di fatturato consolidato, contro i 127 milioni del 2022, e un ebitda di 11,7 milioni, Collis Veneto Wine Group conta di archiviare l’anno fiscale in corso (in chiusura a luglio) con numeri sostanzialmente stabili.
“Il nostro gruppo – spiega a Pambianco Wine&Food l’AD Pierluigi Guarise – è presente su tutti i segmenti e per questo notiamo diversi andamenti: i vini importanti, posizionati più alti, non riportano alcuna tendenza negativa, anzi. Di contro, per quanto riguarda i vini di massa, vediamo invece che c’è una riduzione dei consumi, soprattutto negli Stati Uniti”.
In questo contesto, il gruppo, che genera il 57% dei propri ricavi all’estero, non si lascia scoraggiare e punta alla crescita con nuove tipologie di prodotto. “Noi non siamo pessimisti perché siamo convinti che, se si individuano i giusti profili di vini, è possibile intercettare i giusti consumatori”. Per esempio, “con Cantine Riondo puntiamo a sviluppare i segmenti che strizzano l’occhio a giovani, con prodotti low e no-alcol così da soddisfare una parte di nuovi consumatori. Con i prodotti no-alcol non siamo ancora partiti in quanto c’è un tema di legislazione in Italia e quindi stiamo valutando dei partner all’estero. Siamo invece già attivi con i prodotti a basso contenuto alcolico e calorico, per i quali stiamo ricevendo una risposta positiva da parte del mercato, in primis negli Stati Uniti ma anche nell’Est Europa”.
“Per quanto riguarda l’anno in corso – prosegue l’AD – riteniamo di registrare una leggera riduzione in termini di volumi di vendita, a fronte di una stabilità del fatturato”.
Nel frattempo il gruppo, che ha stanziato investimenti per 50 milioni in cinque anni in ambito tecnologico ed enologico, riflette su nuovi progetti a tema ospitalità, in primis presso la storica Villa Maria, così come sull’espansione della rete di negozi di Cantina Veneta (ad oggi 32) che si occupa della vendita di vino imbottigliato e sfuso.
Prosegue poi l’impegno in sostenibilità per la realtà veneta che, proprio nelle scorse settimane, ha ricevuto diversi riconoscimenti Equalitas: Collis Veneto Wine Group e Collis Heritage hanno infatti ottenuto la certificazione di ‘Organizzazione Sostenibile’ “dimostrando una spiccata capacità nell’adozione di buoni sistemi di gestione della sostenibilità a ogni livello”, fa sapere l’azienda. Inoltre, è stata conferita la certificazione di ‘Prodotto Sostenibile’ ai vini di entrambe le realtà atti a divenire Prosecco Doc, Pinot Grigio delle Venezie Doc, Valpolicella Doc, Amarone della Valpolicella Docg, Ripasso della Valpolicella Doc e loro denominazioni di ricaduta.
Si ricorda poi la nascita, a dicembre 2023, di Collis Heritage che, a seguito di un’operazione di fusione per incorporazione, ha unito sotto un unico cappello Cantine Riondo, di cui Collis Veneto Wine Group deteneva già deteneva il 100% della proprietà, e Casa Vinicola Sartori 1898, detenuta al 55 per cento. Oltre a Collis Heritage, fanno capo al gruppo Cantine dei Colli Berici, Cantina di Colognola ai Colli, Cantina Cielo e Terra e la già citata Cantina Veneta.