Acquisito tre mesi fa dalla start up Cirfood Retail, spin off in ambito commerciale del colosso della ristorazione collettiva Cirfood, il brand Kalamaro Piadinaro esce da Riccione per tentare la conquista di Milano. La prima apertura è stata effettuata nei giorni scorsi in piazza Olivetti 3, nel nuovo quartiere Symbiosis a due passi da Fondazione Prada. Per Cirfood Retail si tratta di un test importante in vista di un potenziamento del brand per il quale è prevista una seconda apertura entro l’anno sempre su Milano.
“La ristorazione in ambito seafood – racconta a Pambianco Wine&Food l’executive director della newco, Emilio Fiorani – oggi è scoperta nel panorama nazionale dei format, probabilmente perché ci sono delle criticità abbastanza importanti. L’impostazione di Kalamaro Piadinaro riduce questi elementi di criticità e ha tutte le carte in regola per ottenere una buona scalabilità. Se a Riccione il locale rappresenta ormai un ‘mostro sacro’ consolidato, le indicazioni di Milano saranno determinanti per capire se le nostre ambizioni, basate su un ritmo di 4-5 aperture l’anno, siano o non siano fondate. A Mapic Food, dove abbiamo esposto, è stato uno dei format in grado di suscitare più interesse e oggi, pur essendo nuovi del settore, come Cirfood Retail iniziamo a essere considerati operatori qualificati del food retail”.
L’ambito della ristorazione commerciale, del resto, non è del tutto nuovo per Cirfood, società che prevede per l’anno in corso un giro d’affari complessivo di poco superiore ai 700 milioni di euro. Con Feltrinelli è partner della società Fc Retail, che gestisce i brand Red e Antica Focacceria San Francesco. Inoltre, a Scalo Milano, è presente con il ristorante e lounge bar Aromatica, primo esempio in Italia della formula ‘heavy chef rotation’ che prevede chef e menu a rotazione periodica.
Il primo bilancio di Cirfood Retail sarà chiuso il prossimo anno e riguarderà l’esercizio 2019. “Siamo una start up con alcuni avviamenti in pancia ed è ancora prematuro fissare obiettivi – afferma Fiorani – ma al mercato diciamo che Cirfood sta diversificando e crederà sempre di più alla ristorazione commerciale. Soprattutto, saremo sempre molto attenti nel comprendere se i nostri format presenti e futuri saranno in linea con le richieste del mercato, perché la ristorazione cambia pelle velocemente e occorre captare i segnali. Ad esempio, mentre in Italia si moltiplicano quelli legati a pizza e pasta, nel resto d’Europa si va sempre più verso la formula ‘zero carboidrati’, con un primo impatto già verificabile nel cambiamento di mix dell’offerta nel mondo aeroportuale. A beneficarne saranno soprattutto i format a prevalenza proteica”.