Un percorso storico quello di Icam, che nel 2021 ha intrecciato un fatturato in crescita con la presentazione del quarto bilancio di sostenibilità. La realtà specializzata nella produzione e commercializzazione di cioccolato e semilavorati del cacao, ha archiviato il 2021 a 189 milioni di euro, +7% rispetto all’anno precedente. Risultato generato dalle 25mila tonnellate di fave di cacao acquistate nel corso dell’anno (+4%), che hanno permesso di raggiungere il 60% del mercato estero e il 40% del mercato italiano, in suddivisione tra le tre principali aree di business.
I risultati vedono i prodotti a marchio dell’azienda Vanini, Agostoni e Icam Professional primeggiare con il 42% della quota di fatturato generata, quelli in private label presenti nelle insegne della grande distribuzione italiana raggiungere il 40% e infine, i prodotti semilavorati forniti all’industria dolciaria a quota 18 per cento.
Un anno per Icam che ha visto crescere anche l’impegno dell’azienda nei confronti del tema green, tanto che i giorni scorsi la società ha presentato il quarto bilancio di sostenibilità. In occasione del 75° anniversario dalla sua fondazione, l’azienda ha deciso di formalizzare alcune delle procedure già insite nel proprio modus operandi e sistematizzarle all’interno di una nuova corporate identity caratterizzata dal pay off ‘Chocolate by Nature’.
L’approccio sostenibile di Icam si basa sui pilastri fondanti dell’azienda stessa, ovvero filiera, ambiente, persone e innovazione. Secondo i numeri riportati nel documento ufficiale i risultati emersi da questo approccio sono decisivi.
Nel 2021 l’organico aziendale si è arricchito di 17 nuove unità ed è stato introdotto un nuovo premio riconosciuto a tutti i dipendenti sulla base delle loro competenze, che si somma ad una formazione costante per supportarli nelle spese sostenute per l’istruzione di figli o per aver svolto attività di volontariato. Ma non solo. L’attenzione da parte di Icam viene posta anche sui player esterni, che l’azienda è riuscita a coinvolgere nella firma del proprio codice etico. Infatti, questo è stato sottoscritto dal 100% dei fornitori della realtà dolciaria e dal 96% di coloro che acquistano le proprie materie prime da Icam.
L’impegno preso dall’azienda si traduce anche nel continuo incremento di energia autoprodotta grazie al trigeneratore, da dove nel 2021 è arrivato l’85% dell’energia necessaria al fabbisogno produttivo dello stabilimento e ha permesso la riduzione del 10% di emissioni di Co2 nell’atmosfera. Inoltre, gli incarti delle confezioni delle tavolette di cioccolato nel 2021 sono state realizzate per il 96% in materiale rinnovabile.
“Questa consapevolezza non ci è nuova e da sempre è stata alla base del nostro operare: non si tratta solo di un ruolo da assumere, ma della ragione d’essere di ogni impresa”, ha dichiarato Sara Agostoni, chief sustainability officer di Icam. “I miei nonni prima, e la seconda generazione poi, nel corso di 75 anni di storia ci hanno trasmesso che una impresa può avere futuro solo se capace di creare valore e relazioni durevoli nel tempo, cioè impatti positivi per le persone e le comunità, con rispetto e condivisione dei valori della società di appartenenza”.