Il gemellaggio tra Firenze e Reims avviato nel lontano 1954 è all’origine dell’accordo di cooperazione, siglato nei giorni scorsi nella cittadella francese della Champagne, tra Consorzio del Chianti Classico e Comité Champagne.
Obiettivo dell’intesa, secondo quanto riporta il consorzio contraddistinto da logo del gallo nero, è la crescita e lo sviluppo di uno spirito di collaborazione ad ampio respiro fra le due nazioni e tra i rispettivi territori vinicoli. “Diamo vita ad un patto che prevede la condivisione delle nostre esperienze nella gestione delle rispettive governance, in materia di tutela legale delle due denominazioni di origine nei Paesi extra Ue, nelle politiche di sviluppo turistico e nella valorizzazione del patrimonio culturale delle nostre appellazioni” ha dichiarato in una nota il presidente del consorzio Chianti Classico, Sergio Zingarelli.
Intanto crescono i conti della denominazione compresa tra le province di Firenze e Siena, che ha festeggiato a settembre il trecentesimo anno dalla fondazione. Secondo quanto dichiarato dal direttore del consorzio del gallo nero, Giuseppe Liberatore, i dati di vendita degli ultimi due mesi sono aumentati a doppia cifra, spingendo in alto i risultati dell’intero 2016. “Da una previsione che avevo di chiudere il 2016 con un -3% di vendite probabilmente andremo a +4%” ha affermato Liberatore, sottolineando che si tratterebbe del settimo anno consecutivo in crescita per un fatturato che nel 2015 era stimato oltre i 700 milioni di euro. Gli Stati Uniti sono il primo mercato di destinazione del Chianti Classico con una quota del 31% nel 2015, davanti a Italia (20%), Germania (12%), Canada (10%) e Regno Unito (5%).