Lo champagne dei piccoli produttori sta acquistando appeal all’interno della ristorazione italiana. La ricerca di etichette di nicchia da parte dell’horeca ha spinto un brand d’oltralpe a entrare nel mercato organizzando il suo primo evento di presentazione in Costa Smeralda, coinvolgendo grandi chef e prendendo possesso per una sera del Confusion Boutique Restaurant, lungo la Promenade du Port a Porto Cervo. Si tratta dello champagne Maxime Blin, distribuito in 15 Paesi del mondo e affidato per l’Italia a Jessica Rossi, esponente della famiglia proprietaria della maison, che ha scelto la Sardegna come patria d’adozione e da qui opera con il ruolo di direttore commerciale, marketing e comunicazione per l’Europa (Francia esclusa) e per le Americhe.
L’evento di Porto Cervo è andato in scena il 6 giugno con la presenza di Jacques Pourcel, chef tristellato Michelin e titolare di una decina di ristoranti nel mondo, l’ex executive di Enoteca Pinchiorri Italo Bassi, ora patron di La Confusion Boutique Restaurant e quindi in veste di padrone di casa, Marco Mainardi di Fino Beach e il maestro pasticcere Gianluca Fusto. A completare l’offerta ci ha pensato l’esperto internazionale di gastronomia Sebastian Ripari, intervenuto per raccontare gli abbinamenti culinari con lo champagne.
“Siamo presenti in Italia da tre anni, ma durante l’ultimo Vinitaly abbiamo registrato un vero e proprio boom di richieste”, spiega a Pambianco Wine&Food Jessica Rossi, sottolineando il legame esclusivo di Maxime Blin e delle sue 11 etichette al canale horeca. “La maison produce 150 mila bottiglie l’anno e non è nostra intenzione crescere a livello produttivo perché non vogliamo diventare un marchio industriale. L’obiettivo è un altro: siamo in conversione biologica e tra un paio d’anni diventeremo i secondi produttori a poter vantare lo champagne certificato bio”.
Il range di prezzo di Maxime Blin oscilla da 49 a 250 euro, con picchi di mille euro a bottiglia per il millesimato 1998. Il 45% delle vendite aziendali dipende dall’export con primi mercati esteri la Cina, il Giappone e alcuni Paesi africani (Nigeria, Togo e Gabon). La maison opera esclusivamente su terreni di proprietà a Trigny, in Champagne, per un totale di 12 ettari vitati e senza ricorrere a conferitori esterni. Lo champagne Maxime Blin viene servito nei voli della Qatar Airways e ora, dopo l’acquisizione della ex Meridiana da parte della compagnia araba, anche di AirItaly. “Il mercato si sta aprendo anche in Italia e questo evento sarà una conferma delle nostre potenzialità. Vogliamo contribuire a diffondere la cultura dello champagne in Italia”, conclude Rossi.