Dati in crescita per il gruppo cooperativo Cevico. La società con sede a Lugo (Ravenna) ha presentato nei giorni scorsi i risultati della gestione 2017/2018, che si è conclusa con un fatturato di 103 milioni di euro per Terre Cevico e di 164 milioni a livello consolidato contro i 147 dell’esercizio precedente (+12%). Quest’ultima cifra comprende i ricavi delle aziende controllate Le Romagnole, Colli Romagnoli, Le Romagnole Due, Due Tigli, Rocche Malatestiane, Sprint Distillery, Winex. Tenuta Masselina e Medici Ermete & Figli.
L’export è aumentato del 28%, per un valore complessivo di 42,9 milioni di euro. I mercati più importanti sono la Cina, dove Cevico si conferma primo esportatore italiano di vino, davanti al Giappone (secondo esportatore) e a seguire Russia, Francia, Regno Unito.
Il patrimonio netto del gruppo è salito a 69,7 milioni di euro. Bene anche la posizione finanziaria netta, che oltrepassa i 22 milioni di euro.
L’assemblea dei soci di Terre Cevico è stata l’occasione per presentare il bilancio di sostenibilità e per fare il punto sull’impatto sociale delle attività del gruppo. “Dal 2016 ad oggi, la remunerazione del personale è aumentata di oltre 1 milione di euro a dimostrazione della natura anticiclica della cooperazione rispetto alla tutela dei livelli occupazionali”, ha affermato il presidente Marco Nannetti, evidenziando come tra i 264 dipendenti sia alta la componente femminile, con oltre il 38% di lavoratrici, e sia bassa l’età media, essendo la forza lavoro composta per oltre il 60% da persone con età compresa tra i 18 e 48 anni.