Il gruppo cooperativo Cevico, con base a Lugo (Ravenna), ha approvato il bilancio dell’esercizio 2014/15 con un incremento del 3% nel fatturato, pari a 131,2 milioni di euro, e del 2,1% del patrimonio netto, salito a 68,081 milioni. In calo l’utile, 826 mila euro contro 1,55 milioni dello scorso anno. Nell’assemblea è stato evidenziato il trend di crescita nel lungo periodo per il gruppo, che in cinque anni ha visto salire il fatturato di 38,5 milioni di euro. Il dato più significativo riguarda l’export, che nell’ultimo esercizio è cresciuto da 20,4 a 31 milioni di euro con un incremento del 50% nell’imbottigliato e una riduzione del 6% nello sfuso, quest’ultimo influenzato dalla riduzione dei prezzi di vendita. Ruenza Santandrea, presidente della società cooperativa che associa oltre cinquemila viticoltori con la conduzione diretta dei vigneti, ha evidenziato come “l’impegno al sostegno dei prezzi nell’imbottigliato ha permesso una liquidazione ai soci che, pur in presenza di forti riduzione dei prezzi dei vini sfusi, ha consentito un 15/20% più del mercato”. Cevico opera nel mercato con 24 brand dall’entry level (Galassi, Ronco, San Crispino) alla fascia premium destinata all’horeca (Tenuta Masselina, Poderi delle Saline). Tra i marchi spicca Ermete Medici, di cui Cevico ha acquisito lo scorso anno il 49%, punta di diamante nella qualità grazie a etichette di fama internazionale nel Lambrusco Reggiano doc come Concerto (da sette anni “tre bicchieri” per la guida Gambero Rosso) e Assolo. Continua intanto l’investimento di Cevico nel progetto wine bar a marchio “Tot i de”, con cinque locali avviati in Asia tra Giappone (Tokio e Hiroshima), Corea del Sud (due a Seoul) e Cina (Xiamen).