La nuova sede del Consorzio di tutela vini della Valpolicella, realizzata a Villa Brenzoni Bassani di Sant’Ambrogio di Valpolicella (Verona), è stata inaugurata dal ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio. Per il titolare del dicastero di via XX° Settembre è stata la prima visita nella sede di un consorzio agroalimentare. È stato ricevuto dal presidente del Consorzio, Andrea Sartori, e dalla direttrice Olga Bussinello.
Nel suo intervento, Sartori ha evidenziato i punti di forza del territorio. “Il Consorzio Valpolicella rappresenta la prima doc per estensione in Veneto, tra le prime a livello nazionale, anche per le iniziative in favore della sostenibilità. Il compito di tutela del vino è diventato infatti oggi per strutture come la nostra innanzitutto un impegno nella difesa del territorio”. Tra Amarone e Valpolicella, il territorio è in grado di produrre vini per un giro d’affari di 600 milioni di euro, distribuiti tra 2.300 aziende vinicole per una media occupazionale di 1.250 posti lavoro, tra addetti stagionali e a tempo indeterminato. Il Consorzio ha una rappresentatività molto elevata (80%) e le sue aziende, per lo più piccole e medie, producono oltre 60 milioni di bottiglie ed esportano in media 8 bottiglie su 10. L’export dei vini Dop Valpolicella vale 268,3 milioni di euro, escluso l’Amarone e il Recioto. Il valore dell’esportazione del solo Amarone è di 355 milioni di euro.
“Il vino è uno dei settori che tira di più e sta permettendo ad agricoltura e turismo di poter beneficiare del sistema Italia” ha detto Centinaio, soffermandosi poi sullo sforzo per lo sblocco dei fondi Ocm vino. “Siamo già in estremo ritardo. L’obiettivo è di lavorare con consorzi associazioni e regioni per far sì che di Ocm vino si parli nei tempi che ha bisogno il settore per fare programmazione e investimenti”.