Dopo quattro anni di lavori, Gerardo Cesari, storica azienda veronese fondata nel 1936 e dal 2014 di proprietà del Gruppo Caviro, ha aperto le porte della cantina di Fumane, nel cuore della Valpolicella Classica. Frutto di un investimento di 20 milioni di euro, la nuova cantina è dedicata all’appassimento, alla pigiatura e alla fermentazione dell’Amarone e del Ripasso, e consentirà di raggiungere un volume produttivo di quattro milioni di bottiglie all’anno.
Nello specifico, la cantina è composta da un fruttaio, “tra i più grandi della Valpolicella”, come precisa la nota, dotato di avanzate tecnologie di controllo dell’umidità che incanalano l’aria naturale della valle per massimizzare la qualità dell’appassimento delle uve; una cantina di vinificazione, così da poter vinificare direttamente in loco; una cantina di stoccaggio interrata in grado di ospitare fino a cinque annate di Amarone; un magazzino di imbottigliamento; due sale degustazione e un negozio.
“Il Gruppo – spiega Carlo Dalmonte, presidente Gruppo Caviro – ha deciso di investire 20 milioni di euro, un impegno significativo dunque, per realizzare un progetto all’avanguardia perfettamente integrato nel cuore della Valpolicella che ponesse al centro la qualità dei prodotti firmati Cesari nel pieno rispetto delle risorse e dell’ambiente. Sostenibilità e valorizzazione di ciò che proviene dalla terra, ecco i grandi pilastri su cui si regge la nostra struttura”.
Caviro infatti pone grande attenzione alla sostenibilità. Lo scorso marzo ha presentato la seconda edizione del bilancio di sostenibilità. Il gruppo cooperativo con base in Romagna, che rappresenta 12.400 viticoltori in sette regioni, può vantare risultati significativi in quest’ambito: 555mila tonnellate annue di scarti agroindustriali processati, il sostanziale raddoppio (+99%) della quota di recupero e valorizzazione degli scarti, la totale autosufficienza energetica prodotta da fonti rinnovabili e 82mila tonnellate di Co2 di origine fossile risparmiate all’ambiente.