Attraverso un accordo con Glovo Market, che debutta a Milano, la spagnola Heura Foods entra nel mercato italiano per cogliere le opportunità legate alla tendenza dei prodotti sostitutivi della carne. La startup catalana, fondata nel 2017 a Barcellona dagli attivisti Marc Coloma e Bernat Añaños, ha già raggiunto 14 Paesi del mondo e dichiara una crescita del 460% nel 2020 rispetto al 2019, quando il fatturato aveva raggiunto i 2,5 milioni di euro.
In Italia, la distribuzione inizierà con il pollo vegetale a marchio Heura Chicken. La ricetta prevede acqua, concentrato di soia Ogm free, olio d’oliva, sale, spezie e vitamina B12. Contiene la stessa quantità di proteine del pollo tradizionale, ma solo un terzo dei grassi. “Siamo felici che Heura abbia scelto Glovo come primo distributore per entrare nel mercato italiano”, ha dichiarato in una nota la general manager di Glovo Italia, Elisa Pagliarani. “La scelta di prodotti plant-based è una tendenza in atto da diverso tempo e grazie all’accordo con Heura potremo soddisfare questa domanda”.
Quella della “carne vegetale” è una questione dibattuta anche livello europeo. Alla fine di ottobre, l’Europarlamento aveva respinto, tra le proteste delle associazioni degli allevatori e degli industriali della carne, gli emendamenti proposti per vietare l’utilizzo in ambito vegan dei termini relativi al mondo animale, come bistecca, hamburger o salsiccia. Il tutto mentre Rize Etf stima che il valore del mercato della carne di origine vegetale possa passare da 10,1 miliardi di dollari nel 2018 a 30,92 miliardi di dollari nel 2026. Intanto in Italia, secondo il 32° rapporto Eurispes, quasi il 10% della popolazione si alimenta in maniera sostenibile e “cruelty free” contro il 7% del 2019.
“L’attuale modello di produzione e consumo di carne animale è eticamente ed ecologicamente insostenibile”, commenta Marc Coloma, co-founder e ceo di Heura. “Quello che offriamo non vuole essere un sostituto della carne, ma un suo successore”.