Si chiama Standard Grass Fed ed è il primo protocollo al mondo basato su dati scientifici per l’allevamento di bovini che vivono al pascolo, nutriti nella maniera più naturale possibile. Lo ha lanciato Bord Bia, ente governativo per la promozione del food & beverage irlandese, coerentemente con il modello scelto dall’Irlanda per la propria zootecnia: animali allevati a pascolo e nutriti a base d’erba, la stessa erba che poi conferirà quel sapore inconfondibile alla carne di manzo irlandese, nota anche per la colorazione rosso borgogna e per il golden fat, grasso dorato che caratterizza la marezzatura delle carni.
L’allevamento al pascolo è parte della storia e della tradizione dell’Irlanda, isola verde, che offre da ampi spazi utilizzabili per il bestiame e dove le piogge certamente non mancano. Un ambiente perfetto per l’allevamento di bovini, in presenza di un’erba che diventa un prodotto ricco di nutrienti e di alta qualità. E sono tutte condizioni che contribuiscono a delineare quello irlandese come un metodo di allevamento sostenibile, apprezzato da professionisti della cucina e sempre più dai clienti finali. Una ricerca condotta da Bord Bia ha evidenziato come la metà dei consumatori, a livello globale, ritiene che l’allevamento al pascolo, con alimentazione a base di erba, incide sulla loro scelta d’acquisto della carne di manzo, in quanto ritengono che i bovini che seguono questo tipo di alimentazione conducano una vita più “naturale” all’aperto e abbiano maggiori probabilità di ricevere un trattamento etico. Il 64% ha detto che è disposto anche a pagare di più per questa garanzia. Per questa ragione, come ha evidenziato Francesca Perfetto di Bord Bia Italia: “Abbiamo sviluppato questo standard, come risposta diretta alla crescente domanda internazionale da parte di consumatori che scelgono di affidarsi a prodotti premium, sani e creati secondo i dettami della natura. Il Grass Fed Standard, e il suo logo, consentiranno ai nostri clienti, che utilizzeranno la carne bovina irlandese garantita, di differenziare il proprio prodotto nei confronti della clientela che è sempre più alla ricerca di chiarezza sulla provenienza del cibo, ed è guidata dal desiderio di acquistare carne naturalmente gustosa proveniente da allevamenti sostenibili e da bestiame alimentato a base di erba.”
La sostenibilità della carne irlandese è ambientale, sociale ed economica. Si estende lungo l’intera catena di approvvigionamento, dagli agricoltori ai produttori, fino ai rivenditori e alle aziende di servizi alimentari. Tutto ciò risponde a un programma che, su scala nazionale, promuove il miglioramento della sostenibilità ed è denominato Origin Green. Questo programma collabora con oltre 53.000 aziende agricole e 320 aziende irlandesi di cibo e bevande per certificare e migliorare la sostenibilità del cibo che producono al fine di soddisfare le esigenze in continua evoluzione dei clienti e dei consumatori globali. E trova il plauso di un “guru” della sostenibilità come Andrea Segrè, economista e docente universitario, direttore scientifico dell’Osservatorio Waste Watcher, ideatore di Spreco Zero e fondatore di Last Minute Market. Segrè afferma che: “Si tratta di un’iniziativa unica nel suo genere anche perché, coinvolgendo i principali attori della filiera agro-alimentare – aziende agricole, industria di trasformazione, distribuzione e consumo alimentare – mette in stretta relazione il settore privato con quello pubblico. La governance della sostenibilità non può prescindere da questa partnership strategica: il successo di Origin Green passa anche da qui.”
Nel 2019 le esportazioni dell’industria food&beverage irlandese sono arrivati a quota 13 miliardi di euro, con una crescita di quasi il 67% dal 2010. L’Italia rappresenta il quarto mercato per l’export di carne di manzo con un valore dell’import stimato in 176 milioni di euro, pari a oltre la metà delle esportazioni totali dell’agroalimentare Irish verso il nostro Paese.