Carlyle Group crede nel beverage e dopo aver acquisito il colosso australiano del vino Accolade, ha messo a segno una nuova operazione in Giappone, questa volta nel mondo delle birre. La società internazionale di asset management ha infatti acquisito assieme a Nomura Holding una quota maggioritaria del quinto produttore nipponico del settore, Orion Breweries, con sede a Okinawa. La cifra non è stata comunicata ma secondo quanto riporta Nikkei Asian Review, si tratterebbe di un investimento di diversi miliardi di yen.
Orion ha chiuso l’ultimo bilancio, a marzo 2018, con un giro d’affari di 28,3 miliardi di yen, pari a circa 230 milioni di euro al cambio attuale. Fondata nel 1957, la società controlla poco meno dell’1% del mercato domestico, dove il leader è Asahi che però non va oltre il 10% della quota. La marginalità di Orion è nella media, con un profitto netto pari a 2,3 miliardi di yen. La mossa di Carlyle sembra orientata a far crescere il marchio negli Stati Uniti e in altre parti dell’Asia.
Per Carlyle si tratta della terza operazione nel giro di un anno. A luglio, tre mesi dopo aver definito l’acquisizione di Accolade per l’equivalente di 627 milioni di euro, aveva acquisito la maggioranza di Codorniu Raventòs, produttore di cava (spumante spagnolo), valutando la società 390 milioni di euro.