Cantina Valpantena entra nel club degli over 50 (milioni). L’assemblea della società cooperativa veronese ha infatti approvato il bilancio dell’esercizio 2016/17, chiuso il 31 agosto, con un consolidato poco superiore ai 50 milioni di ricavi, grazie all’incremento del 5,7% messo a segno in un anno caratterizzato da una quota export pari al 60% degli introiti. Dopo l’Italia, primo mercato di destinazione dei vini prodotti in Valpolicella da Cantina Valpantena, i Paesi che hanno maggiormente contribuito al risultato sono nell’ordine: Danimarca, Svizzera, Gran Bretagna, Germania e Olanda.
Il risultato ha consentito alla società con sede a Quinto di Verona e presieduta da Luigi Turco di aumentare del 18,5% il riparto ai circa 360 soci conferitori, pagando un prezzo medio di 130 euro al quintale per le uve. Inoltre, Cantina Valpantena ha accantonato un utile di 2 milioni di euro, in crescita del 36%, che ha portato il patrimonio consolidato a sfiorare i 20 milioni di euro.
Nell’ultimo anno, l’azienda diretta da Luca Degani ha acquisito lo stabile del punto vendita diretto a San Giovanni Lupatoto e del centro di appassimento a Montorio. Quest’ultimo investimento le ha permesso di essere autonoma nella lavorazione di appassimento delle uve, necessaria per ottenere i grandi vini della Valpolicella, tra cui l’Amarone prodotto con i marchi Torre del Falasco e Alfabeto.
“Il nostro impegno per il futuro – ha commentato il presidente Turco in una nota – è quello di consolidare la crescita che ci ha portato negli ultimi 15 anni a passare da 11 a 50 addetti. Oggi il nostro marchio è più conosciuto all’estero che in Italia, vogliamo affermarci anche nel nostro paese e ribadire il ruolo di azienda guida del proprio territorio”.