I vini biologici danno la spinta ai conti di Cantina Tollo. La coop abruzzese conferma la crescita nel primo semestre 2016-17, dopo aver chiuso ad agosto l’anno fiscale 2015-16 con 38 milioni di ricavi. Il periodo da settembre a febbraio segna un incremento del +2%, ma il dato relativo al solo comparto bio sale fino al +35,5%, consolidando in Italia e all’estero un segmento sul quale l’azienda decise di investire nei primi anni ’90 e che oggi la vede tra i maggiori produttori italiani dei vini da uve coltivate senza utilizzo di prodotti di sintesi.
Sono una cinquantina i viticoltori di Cantina Tollo impegnati sul fronte del bio. I loro vigneti si estendono per 237 ettari, di cui 123 dedicati alla coltivazione di uve Montepulciano, 99 di Trebbiano, 6 a Merlot, 4 a Sangiovese e per la parte restante a Cabernet. L’azienda, incoraggiata dal successo delle vendite, ha avviato anche la produzione di vini per vegani, senza utilizzo di materie prime di origine animale.
In evidenza anche le vendite dei vini della linea Premium, che hanno registrato un incremento del +11,8% a valore e un +10,3% sulle bottiglie vendute.
“I dati positivi di questo primo semestre sono un importante riconoscimento del nostro impegno quotidiano nel segno della qualità, del rispetto per la materia prima e per il nostro territorio”, ha affermato in una nota il presidente di Cantina Tollo, Tonino Verna.