La cantina trevigiana Cantina Pizzolato archivia il 2023 riconfermando i numeri del 2022 con ricavi a 26 milioni di euro. I volumi, invece, registrano un lieve aumento del 6% sui nove milioni di bottiglie del 2022. Specializzata nella produzione di vino biologico, la cantina veneta fa parte di Settimo Pizzolato Holding che comprende anche Casale III, azienda di 40 ettari, 4,5 dei quali a vigneti e altrettanti a ulivo, acquisita nel 2022.
Con una rete distributiva che si sviluppa per il 97% oltre i confini nazionali (toccando 40 Paesi nel mondo), l’azienda ha registrato nel 2023 “ottimi risultati nei mercati storici come la Germania e l’America riconfermando il primato delle bollicine nei paesi scandinavi, dove i prodotti della cantina trevigiana rientrano tra i vini italiani più venduti”, riporta Pizzolato. Performance “incoraggianti” anche per i mercati aperti nel 2022 come Vietnam, Filippine e Thailandia, che si sono consolidati e hanno affiancato le new entry come Camerun e Armenia.
“Per il 2023 abbiamo notato un cambiamento positivo in termini di consumi – ha commentato Sabrina Rodelli, export manager e direttore commerciale della Cantina Pizzolato -, e questo ci ha permesso di aprire ancora di più la strada alla nostra offerta di bollicine”. Un esempio è l’inserimento nella gamma dei prosecchi del nuovo Pinot Grigio Doc Venezia nella versione spumante Extra Dry. “Si tratta di un’introduzione vincente sia per il mercato europeo sia per la distribuzione americana che ha risposto positivamente a questa nuova proposta per un mercato che rappresenta circa il 10% della distribuzione”. Numeri in crescita anche per la produzione delle bottiglie da 20 cl di prosecco, prosecco rosato e Pinot Grigio spumante per un totale di circa 700mila bottiglie per il 2023.
Inoltre, “siamo convinti che i nostri prodotti di qualità biologica abbiano un ottimo potenziale, un esempio sono le bevande no-alcol che abbiamo introdotto già da un paio di anni e che stanno registrando degli ottimi risultati grazie all’evoluzione dei gusti dei consumatori e dall’espansione di questo tipo di offerta”, conclude Rodelli.
Intanto all’orizzonte ci sono anche interventi di potenziamento per la tenuta toscana Casale III di Colle Val d’Elsa, dedicata alla produzione selezionata di Chianti e olio biologico. Grazie all’acquisizione di ulteriori ettari di vigneto, “miriamo a garantire una varietà di terroir che conferisca sempre più complessità ai vini della Cantina Pizzolato”. La produzione si arricchirà ulteriormente con l’introduzione del Rosso Toscana Igt della linea Edoardo Pi e di un vino bianco ottenuto da uve Sauvignon.
Per la prossima primavera la cantina prevede anche l’apertura di un nuovo punto vendita e la possibilità di visitare i vigneti storici, la cantina e ‘l’agricampeggio’, che offre ai turisti un’accoglienza nel cuore dei colli senesi. Ma gli obiettivi di Cantina Pizzolato non si fermano qui: entro il 2024 la cantina punta a diventare società B Corp. “Il nostro punto punto di forza sin dal 1991 è proprio la sostenibilità, che ci ha già portato a diventare società benefit nel 2022”.