Campari Group accende i riflettori sugli alcolici di lusso con il lancio della nuova divisione Rare. Il gruppo, a cui fanno capo Aperol e Campari e che ha archiviato il primo trimestre dell’anno con ricavi in aumento del 10,5% (su base totale) e del 12,1% rispetto al 2019 (pre Covid) a quota 397,9 milioni di euro, ha infatti annunciato il lancio di una divisione dedicata allo sviluppo dei brand di alta gamma, con l’ambizione di “affermarsi come uno dei principali player nel segmento degli spirit luxury negli Stati Uniti e nei principali mercati globali”, come comunica il gruppo. Attraverso questa iniziativa strategica, Campari Group punta a “innescare e accelerare la crescita della propria offerta attuale e futura di prodotti di fascia alta e altissima, ricercando un nuovo e dedicato approccio al brand building e alle strategie commerciali”.
Nello specifico, negli Stati Uniti, Rare si concentrerà su tre segmenti di prodotto: Opulent, segmento di fascia più alta con offerta di prodotti luxury, che consente a Campari di “conquistare una base di clienti dal reddito alto”; Boutique, prodotti di nicchia per “interagire con intenditori di prodotti spirit, consumatori e bartender esperti”; Signature, segmento con offerta super premium di base, con prodotti riconosciuti e premiati rappresentativi delle categorie più rilevanti e in più rapida crescita negli Stati Uniti.
Oltre agli Usa, lo sviluppo di Rare è previsto in selezionati mercati europei e in Australia, e nel canale e-commerce.
Nel primo trimestre, il gruppo ha inoltre totalizzato un margine lordo di 231,6 milioni di euro (+10,8% e +7,2% rispetto al 2019), un ebitda rettificato di 87,6 milioni (+29,9% e +7% rispetto al 2019) e un utile prima delle imposte di 64,8 milioni, contro i 30,6 milioni dell’anno precedente.
‘Nel complesso abbiamo registrato un inizio d’anno molto sostenuto e soddisfacente, con i nostri brand in buono stato di salute, grazie ai consumi domestici sostenuti”, spiega il CEO Bob Kunze-Concewitz. “Guardando al resto dell’anno, oltre ad attenderci un marginale peggioramento delle previsioni sui tassi di cambio0, permangono volatilità e incertezza a causa delle restrizioni in corso e delle tempistiche delle campagne vaccinali nell’Unione Europea, che stanno particolarmente influenzando il canale on-premise e il canale global travel retail”. Al contempo, “si prevede che il buono stato di salute dei brand permanga, alimentato da sostenuti investimenti di marketing, che sono previsti accelerare nella stagione di punta degli aperitivi, oltre che da una graduale riapertura del canale on-premise e dalla continua crescita del canale e-commerce”, conclude.