Giacomo Pondini lascia la direzione del Consorzio del Brunello di Montalcino per passare all’Asti docg. Al suo posto arriva Michele Fontana. Il giro di poltrone tra Piemonte e Toscana è stato innescato dall’uscita, risalente allo scorso settembre, di Giorgio Bosticco, il quale aveva maturato i requisiti per la pensione.
Dopo otto anni di gestione da parte di Bosticco e dopo nove mesi di vacatio, il più importante consorzio piemontese ha quindi scelto il suo successore in Pondini, che dal 2016 era alla direzione del Consorzio del Brunello di Montalcino: un periodo certamente positivo e di rilancio per la denominazione che, dopo i tempi difficili risalenti alle inchieste del 2009, si è riproposta con forza nei mercati internazionali come punto di riferimento per i grandi vini italiani e nel contempo ha raggiunto i massimi valori per ettaro della sua storia.
Il Consorzio del Brunello di Montalcino si affida dunque a Fontana per la nuova fase, che inizierà a luglio. Dopo un’esperienza in Ruffino, Fontana ha avviato la sua carriera come esperto di amministrazione e finanza passando dalla Fondazione Sistema Toscana a Vivatec, per poi entrare con il ruolo di responsabile nel Consorzio del Chianti Classico e infine nell’azienda Castello di Meleto. “Ci attendono sicuramente tempi sfidanti ma anche di positiva prospettiva per Montalcino e per la denominazione”, ha commentato il presidente del consorzio, Fabrizio Bindocci, dando il benvenuto al nuovo direttore e ringraziando quello uscente per i risultati conseguiti.
Da Asti, il presidente del consorzio Romano Dogliotti ha commentato così la nomina di Pondini: “Eravamo alla ricerca di una persona in perfetta sintonia con il mondo del vino e, nello stesso tempo, in possesso di una preparazione di profilo internazionale, in grado di rispondere adeguatamente alle sfide che la nostra denominazione deve affrontare. Il dottor Giacomo Pondini ha queste caratteristiche per formazione accademica, professionale e umana. Sono certo che insieme faremo un eccellente lavoro in modo da conferire al Consorzio la guida che gli compete”. Prima di diventare direttore del Brunello, Pondini aveva operato sia in ambito diplomatico, con un incarico nell’area commerciale presso l’Ambasciata italiana in Namibia, e poi era entrato nel mondo del vino ricoprendo vari ruoli in aziende vitivinicole nella zona del Chianti, fino ad arrivare al Consorzio del Morellino di Scansano e infine a quello del Brunello.