Bio, etnico e lusso sono i trend in crescita nei consumi alimentari degli italiani. Lo affermano due ricerche condotte da Iri e Ipsos Italia sulle tendenze nel food, presentate durante il convegno ‘La filiera alimentare dopo Expo’, organizzato da Tuttofood, evento biennale la cui prossima edizione si terrà dall’8 all’11 maggio 2017 a FieraMilano.
Nel futuro, a trainare i consumi interni di cibo e bevande tornati finalmente a crescere nel 2015 dell’1,8% in volume e del 3% in valore, saranno i prodotti premium dai sapori regionali o etnici, i cibi salutari, biologici, sostenibili e facili da trovare online. Al momento, freschezza e prezzo restano i fattori determinanti nella scelta d’acquisto con il 71% delle preferenze indicate dal campione analizzato, seguiti dal gusto (53%), ma tra gli elementi di attenzione appaiono in crescita la tracciabilità delle materie prime (37%) e le preoccupazioni dietistiche (18%). Continua intanto l’onda lunga del biologico (14%) e comincia a essere citata la sostenibilità (12 percento). Tra i trend salutistici domina il cosiddetto free-from, sospinto dalle intolleranze da cui ormai è colpita una famiglia su tre in almeno un suo componente e dall’onda vegetariana e vegana, presente nel 19% delle famiglie. Lo scorso anno sono cresciuti del 31% in valore i consumi di prodotti lavorati senza glutine e del 15% i prodotti senza lattosio.
In tema di evoluzione dei gusti, nell’ultimo decennio fanno registrare i maggiori exploit i cibi etnici, con un indice di 163,6 (partendo da base 100), i piatti pronti con 134,1 e i prodotti luxury con 126,2. Tale crescita interessa la spesa nei supermercati e anche il fuori casa, dove l’Italia è ormai il terzo mercato d’Europa con un giro d’affari di 2.795 milioni di euro, con prospettive di ulteriore incremento: quest’anno salgono al 33% gli italiani che dichiarano di consumare un pasto fuori casa almeno una volta la settimana.
Per quanto riguarda il futuro, le gamme più richieste di prodotti alimentari resteranno il fresco, con il 65% delle preferenze indicate, e i “tipici” con il 58%, davanti agli alimenti biologici con il 43% e a quelli sostenibili con il 40 percento. Cresce intanto l’online, con il 17% degli italiani che afferma di acquistare cibi o bevande tramite e-commerce almeno una volta a settimana. Per quanto riguarda infine l’evoluzione del prodotto, i comparti percepiti come i più innovativi in ambito food sono i surgelati (37%), i confezionati (32%), gli snack dolci (28%) e i cibi funzionali (26 percento).