Napa Valley e Sonoma sono tra le zone più colpite dai roghi che hanno devastato nei giorni scorsi la California. Si tratta delle regioni vinicole più note e prestigiose degli Stati Uniti, dove operano circa 650 aziende per un fatturato complessivo stimato in 120 milioni di dollari l’anno tra vini e indotto, compreso il fiorente enoturismo.
Le immagini trasmesse dai media americani mostrano alcune tenute colpite dalle fiamme, tra cui la Signorello Estate di Silverado Trail, di proprietà di Ray Signorello, che è andata totalmente distrutta, compresa la infinity pool con vista sui vigneti di Chardonnay, tra i più antichi della zona con 38 anni di fedele servizio alle spalle. In fiamme anche la White Rock Vineyards, l’Hilton Sonoma Wine Country Hotel, l’area di Tubbs Fire e tutta la zona di Santa Rosa. Oltre a Signorello, sarebbero state totalmente distrutte le aziende Paradise Ridge, a Santa Rosa, e Frey Vineyards nella Redwood Valley.
L’ultima lista di aziende vitivinicole colpite, compilata da Fortune, comprende dodici realtà, alcune distrutte e altre parzialmente danneggiate. Da Nicholson Ranch sono stati registrati danni ma il vino nelle cantine sarebbe stato messo in salvo. William Hill Estate riporta danni minimi e perlopiù di tipo estetico, Mayo Family Wineries ha subito la perdita di una casa padronale ma non della cantina, così come Gundlach Bundschu Winery.
Anche Antica Napa Valley, l’azienda californiana di Marchesi Antinori, è stata interessata dall’incendio con il personale costretto all’evacuazione. Secondo le ultime comunicazioni del gruppo fiorentino, cantina e vigneti sarebbero comunque in salvo e i danni tutto sommato limitati.