Massimo Bottura intensifica la propria attività in ambito sociale. Lo chef e titolare dell’Osteria Francescana, tre stelle Michelin, è nel suo massimo splendore, reduce da una stagione di gratificazioni da parte delle guide culminata nell’inedito 20/20 di valutazione da parte de L’Espresso, in attesa della nuova edizione di The World’s 50 Best Restaurant, dove lotta per la prima posizione mondiale: l’anno scorso si piazzò secondo, preceduto soltanto dagli spagnoli di El Celler de Can Roca. La sua “lezione” a Identità Golose è stata l’occasione per presentare i nuovi progetti all’insegna della solidarietà in ambito food, dopo l’esperienza del Refettorio Ambrosiano aperto per Expo 2015 e attivo nel riutilizzo del cibo proveniente dalla ristorazione dell’esposizione internazionale, per sfamare gli indigenti di Milano.
“Siamo uomini contemporanei e cavalchiamo l’onda della contemporaneità: quel che c’è stato ieri per me è già passato remoto” ha dichiarato Bottura a Pambianco Wine. “C’è una ventata di impegno sociale e di solidarietà, ci sono quattro nuovi progetti di Refettorio, un’università che sta nascendo e nella quale i contadini e i cuochi del futuro cresceranno insieme (si tratta di Agrifood, che dovrebbe sorgere a Castelfranco Emilia in villa Sorra, ndr). Più di così non so cosa potrei volere”.
Le prossime aperture del Refettorio saranno a Torino, in collaborazione con Regione Piemonte e Caritas, a Bologna, nella mensa dell’Antoniano, e a Modena. “Infine, ad agosto, ci sarà una nuova sorpresa” afferma lo chef modenese, riferendosi al progetto di estendere il suo Food for Soul alle favelas di Rio de Janeiro in occasione dei prossimi Giochi Olimpici.
Nulla di confermato, invece, per quanto riguarda Fico Eataly World, il parco tematico agroalimentare in realizzazione a Bologna, di cui Bottura sarebbe dovuto diventare l’art director della ristorazione. “Io sono un cuoco modenese, con un piccolo locale in via Stella… Fico è una cosa enorme di cui tutti parlano e che potrebbe diventare qualcosa di straordinario per l’Emilia Romagna, ma per quanto mi riguarda non c’è nulla di definito. Sono stato coinvolto in una telefonata con Oscar Farinetti qualche tempo fa, ho visto un po’ di progetti, niente di più”.