Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola e numero uno di Federvini, è tra i 25 Cavalieri del Lavoro nominati dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della settantesima festa del 2 giugno. La firma del decreto è avvenuta il 31 maggio su proposta del ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda. Il nome di Boscaini è l’unico espresso nell’ambito dell’imprenditoria del settore agroalimentare.
L’onorificenza corona un anno straordinario per il gruppo Masi, iniziato lo scorso 30 giugno con il debutto del titolo nel listino Aim di Borsa Italiana. La società di Gargagnago di Valpolicella ha recentemente presentato i dati relativi al primo trimestre 2016, caratterizzato da un incremento dei ricavi pari al 10%, da 13,4 a 14,8 milioni di euro, e di oltre l’8% in termini di redditività misurata in EBITDA, pari a 4,4 milioni di euro. Il bilancio 2015 di Masi Agricola, che comprende le tenute Poderi del Bello Ovile in Toscana e Masi Tupungato in Argentina (oltre alle collaborazioni con le storiche tenute Conti Serego Alighieri in Valpolicella e Conti Bossi Fedrigotti in Trentino) si è chiuso con ricavi per 60,9 milioni di euro, in crescita del 2% sul 2014, e un utile netto di 6,2 milioni contro i 7,6 dell’anno precedente.
“Sono commosso e onorato per l’alto riconoscimento – ha dichiarato l’imprenditore veronese in una nota – che condivido con i miei familiari e dedico alle generazioni dei Boscaini che mi hanno tramandato l’amore per il lavoro, la terra e il mondo del vino. Lo dedico a Verona, al Veneto e ai nostri valori, che ho cercato di esaltare internazionalmente con la mia attività e attraverso il binomio impresa/cultura. Lo dedico ai collaboratori del gruppo Masi che come me lavorano con passione e a quanti credono che i risultati derivino dall’impegno e dalla professionalità”.