L’asta dei vini rari e pregiati organizzata da Bolaffi, in collaborazione con Slow Food, supera le previsioni. La vendita del 17 novembre a Torino ha totalizzato un incasso complessivo di 922 mila euro con oltre l’86% di lotti venduti, record per il dipartimento vini della casa d’aste torinese. Sold out per i vini della cantina privata di Luigi Veronelli, con un realizzo di 181mila euro, tre volte la base d’asta complessiva. Top lot della mattina è stato l’insieme di 11 bottiglie del barolo Rocche di Castiglione Falletto 1971 di Bruno Giacosa, offerto a 1.700 euro e piazzato per una cifra dieci volte superiore, 17.500 euro. Un rialzo altrettanto elevato percentualmente è stato messo a segno dalle nove bottiglie di barbaresco Santo Stefano di Neive 1964, sempre di Bruno Giacosa, partite da 1.300 euro e battute poco sotto quota 10 mila. Le sette bottiglie di Case Basse Soldera 1983 (brunello di Montalcino) sono state piazzate a 5.500 euro, quattro volte la base d’asta. La sessione pomeridiana, dedicata ai grandi vini francesi, è stata caratterizzate da grandi battaglie al rialzo con offerte in sala e via telematica da Stati Uniti, Nord Europa e Giappone. Le 12 bottiglie di Romanée Conti 1990 sono state vendute a 42.500 euro, le tre bottiglie estremamente rare di Château Mouton Rothschild 1945 a 13.750 euro e, tra gli champagne, la magnum di Krug Collection del 1938 a 21.250 euro contro una base d’asta di 1000 euro. Tra gli spirits spicca il risultato di Macallan Bottled 1982, battuto a 11.250 euro.