La prima asta di vini organizzata in uno spazio della moda ha superato ampiamente le previsioni: il 90% dei 500 lotti selezionati (tremila bottiglie in tutto) è stato venduto con un rialzo medio del 50% sulla base di partenza, per un ricavo complessivo di 670mila euro. L’iniziativa è stata realizzata il 14 maggio a Milano dalla casa d’aste Bolaffi nel concept store del gruppo Miroglio in piazza della Scala. Il top lot della giornata è stato un Masseto da 15 litri, annata 2010, che un acquirente collegato via web si è aggiudicato per 29mila euro. Tra gli altri pezzi rari e pregiati, spiccano una bottiglia da 12 litri di Ornellaia 2011, mai commercializzata in Italia e piazzata per 8.600 euro, uno champagne Dom Perignon del 1928 battuto a 2.400 euro, un Kristal brut 1990 da 6 litri battuto a 5.600 euro e 4 bottiglie di Château d’Yquem del 1967, annata top, vendute a 3.500 euro. Prima dell’asta, il programma prevedeva una tavola rotonda sul tema “Il gusto del collezionismo” a cui ha partecipato tra altri il critico enogastronomico Allan Bay, e una degustazione di vini della cantina Ornellaia guidata da Axel Heinz, enologo e direttore dell’azienda di Bolgheri.
Per Bolaffi, casa d’aste torinese con una lunga tradizione tra filatelia e numismatica, si trattava della seconda asta nel mondo del vino dopo quella presentata a ottobre durante il Salone del Gusto e svoltasi nella sede centrale di via Cavour. “Questo secondo successo ci incoraggia a proseguire il cammino nella valorizzazione del vino di qualità”, ha commentato l’amministratore delegato Giulio Filippo Bolaffi, che si è avvalso della collaborazione di Slow Food per la selezione di alcune etichette e per una sezione ridotta ma innovativa di prodotti gastronomici derivanti dai presidi dell’associazione. La prossima asta di vini si terrà in autunno, molto probabilmente a Torino.