Baladin si impone al premio Birrificio dell’anno, contest organizzato da Unionbirrai e dedicato alle produzioni artigianali italiane, di scena nei giorni scorsi a Rimini durante la manifestazione fieristica Beer Attraction.
La dodicesima edizione del premio ideato da Lorenzo ´Kuaska´ Dabove, guru della birra made in Italy, sul palco della Beer Arena ha visto partecipare 257 birrifici, per un’offerta complessiva di 1.300 birre suddivise in 29 categorie e valutate da una giuria di 72 componenti.
Il birrificio cuneese fondato da Teo Musso domina la categoria delle Barley Wine (alta fermentazione e grado alcolico di ispirazione angloamericana) dove ottiene il primo posto con l’etichetta Lune e il terzo con Xyauyù, oltre ad una menzione d´onore per Terre. Sotto la voce birre chiare di ispirazione belga, Baladin con la ‘Nazionale’ si impone ex aequo con il calabrese Ôa Magara. La vittoria a pari merito con un’altra azienda, il birrificio Giulia, arriva anche nella specialità ‘affinate in legno’ per la Xyauyù Barrel, dalla ‘Cantina – Riserva Teo Musso’.
Oltre al trionfo del nome più noto della produzione artigianale italiana, il concorso di Unionbirrai ha dato risalto ai progressi compiuti dai nomi nuovi del panorama birrario in categorie quali Pilsner, Lager, Stout, Saison, Iga e birre acide. La geografia birraria che si disegna con la dodicesima edizione vede la conferma di regioni quali Lombardia, Trentino e Veneto, allungando un alloro nelle Marche terremotate di Pesaro e ribadendo la concentrazione di vincitori in area dolomitica dove, comunica l’organizzazione, “più di tutto contano le parole sostenibilità, purezza dell´acqua, legame con la terra”.