Entro cinque anni, il valore del mercato mondiale del bio raggiungerà i 620 miliardi di dollari (circa 522 miliardi di euro), secondo i dati di Facts & Factors comunicati da TuttoFood, contro un valore pre-pandemia di circa 220 miliardi di dollari. Il dato è quindi destinato a quasi triplicarsi in cinque anni, con un tasso di crescita composto pari al 16% l’anno. A trainare la crescita, saranno soprattutto i mercati emergenti, mentre in quelli più maturi la vera esplosione si è avuta negli anni scorsi.
Considerando l’Italia, i consumi bio nel 2020 hanno toccato i 4,3 miliardi di euro. Di questi, secondo i dati dell’Osservatorio Sana a cura di Nomisma, intercettati e studiati da TuttoFood, 3,9 miliardi sono riferibili ai consumi domestici (+7%) e poco meno di 500 milioni all’away-from-home, che ha risentito delle chiusure dei pubblici esercizi durante i lockdown. In questo contesto, l’e-commerce ha registrato un incremento del 143% a quota 43 milioni di euro.
A spingere le vendite, è soprattutto il consumatore “giovane, con un elevato livello di istruzione e più attento, informato e consapevole”. Inoltre, “tende ad evitare gli sprechi e oltre alle materie prime bio preferisce un prodotto totalmente sostenibile nel packaging e nel metodo di produzione”.
Considerando invece i consumi esteri, nel periodo 2010-20 l’aumento dell’export è stato pari al 149% a quota 2,6 miliardi. La crescita fuori dall’Italia sarà quindi trainata dalle aree emergenti come l’Asia, ma anche dal Sudamerica che rappresenta un mercato ormai maturo ora in fase di consolidamento.