“Borgo San Felice è un posto veramente unico. E anche nella ristorazione non potevamo non essere molto avanti in termini di eccellenza”. Mario Cuccia, presidente della società che per conto del gruppo assicurativo Allianz gestisce il borgo in Chianti Classico trasformato in wine resort, spiega così l’operazione che ha portato il re delle stelle Michelin, Enrico Bartolini, a occuparsi dei due ristoranti interni al borgo: il Poggio Rosso, stellato dal 2017, e l’Osteria del Grigio.
La collaborazione è stata presentata ufficialmente in settimana a Milano, in casa di Bartolini al terzo piano del Mudec dove lo chef gestisce il suo main restaurant di cui è executive. Ed è stata anche l’occasione per testare le capacità del resident chef di Borgo San Felice, il talentuoso Juan Camilo Quintero. “Di lui – ha affermato Bartolini – mi ha colpito la finitura dei piatti, Juan Camilo ci mette calore”.
Cuccia ha ripercorso le tappe che hanno portato Allianz a completare il recupero del piccolo villaggio chiantigiano acquisito quarant’anni fa da Ras, poi fusa in Allianz, e rilanciato fin dagli anni Ottanta come albergo diffuso, scelta lungimirante che ne determinò il salvataggio dall’inevitabile rovina. Nel frattempo, oltre all’hotellerie, Borgo San Felice è diventata la base di tutte le attività legate al vino, un trend che poi avrebbe contagiato altre compagnie assicurative. Oggi Borgo San Felice è presente nelle denominazioni Chianti Classico (San Felice), Brunello di Montalcino (Campogiovanni) e Bolgheri (Bell’Aja). Per quanto riguarda l’hotellerie, la società dispone dell’unico Relais & Châteaux del Chianti Classico e oggi, dopo cinque anni di rinnovamento, può contare su sessanta camere distribuite in sette immobili, due ristoranti, una spa e due ville ristrutturate negli anni con ulteriori 11 stanze, utilizzabili in esclusiva o meno.
Il rapporto con Bartolini nasce pertanto dall’esigenza di spingersi ancora più avanti a livello di ristorazione. “La nostra struttura – ha sottolineato Cuccia – ha un notevole successo, presenta tassi di occupazione estremamente elevati e una clientela di tipo internazionale. Con Fabrizio Borraccino in cucina abbiamo conquistato la stella Michelin, ma viviamo di forti stimoli e abbiamo la necessità di metterci sempre in discussione, investendo in competenze per crescere e migliorare. Così, quando Fabrizio ha deciso di prendere altre strade, abbiamo pensato che Enrico Bartolini potesse essere la scelta ideale perché ci dà una visione di come evolve il mercato, di come cambiano i gusti della clientela, e ci consente di avere una ristorazione ancora migliore rispetto allo standard raggiunto. È un investimento per crescere nell’eccellenza della ristorazione, da cui dipende quasi la metà del nostro giro d’affari”.
E Bartolini, dopo aver ripercorso gli ultimi tre anni straordinari per successi raccolti e concatenazione di opportunità emerse dopo il suo arrivo al Mudec, ha affermato: “Con Allianz siamo coinvolti da qualche tempo nella realizzazione di eventi e abbiamo fatto cose bellissime, condividendo organizzazione e soprattutto valori. Quando si lavora così bene, il rapporto professionale si trasforma in complicità. Così, quando da Borgo San Felice è uscito lo chef, mi hanno chiesto se me ne potevo occupare io. E come dir di no?”.