Domenica scorsa, con l’ultimo lotto assegnato in favore di Mother’s Choice Foundation per 64mila euro nel corso dell’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, si è conclusa la seconda edizione di Barolo en primeur, progetto benefico di Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e Fondazione Crc Donare Ets, in collaborazione con il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Langhe e Dogliani. Un evento che ha saputo raccogliere 834.800 euro in favore di ventuno progetti no-profit in Italia e all’estero.
Va da sé che l’iniziativa, al di là della sua natura legata al terzo settore, è la conferma, dopo un’edizione 2021 che aveva superato i 770mila euro, di una potenziale nuova via per le denominazioni langarole, a partire dal Barolo. Questo perché otto dei ventiquattro lotti sono stati aggiudicati tra New York e Hong Kong, uno dei quali a favore del ristorante tre stelle Michelin Bombana Otto e Mezzo.
L’asta, che per i primi ventitré lotti è stata battuta da Christie’s in contemporanea tra il Castello di Grinzane Cavour e New York lo scorso 28 ottobre, ha interessato, nel suo totale, quindici barrique di Barolo della Vigna Gustava annata 2021, dieci lotti comunali di Barolo e Barbaresco donati da settanta produttori e un lotto speciale da cinquecento litri, per un totale di oltre 6mila bottiglie che, al termine del periodo di affinamento nel 2025, saranno nella disponibilità degli aggiudicatari numerate, etichettate con un’opera realizzata da Michelangelo Pistoletto e certificate attraverso un Nft (Non Fungible Token) coniato da Antonio Galloni.
Il prossimo appuntamento è previsto per ottobre 2023, magari compiendo quel passo ulteriore verso quella che Oltralpe è una consuetudine, come si è prefisso Matteo Ascheri, presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, che proprio a Pambianco Wine&Food aveva annunciato che: “Nelle nostre intenzioni, a partire dall’asta dell’anno prossimo, vorremmo presentare in nostri vini en primeur anche in degustazione”.