Il periodo peggiore per Autogrill sembra in parte superato. La società leader della ristorazione in movimento ha chiuso i primi quattro mesi 2020 con una flessione del 35% nei ricavi, che si sono fermati a 939 milioni di euro, con un crollo verticale ad aprile (-88%). Una debacle direttamente legata alla diffusione della pandemia e al successivo blocco delle attività nella ristorazione e nel sempre più importante business legato al travel retail, dove Autogrill è presente come gestore di food court anche all’interno degli aeroporti.
Presentando i dati del periodo gennaio-aprile, la società ha anche evidenziato come la riapertura coincisa con la fase 2 in Italia e nel resto d’Europa, in particolare nel canale autostradale, stia già portando i primi benefici. E il ceo del gruppo, Gianmario Tondato Da Ruos, ha evidenziato in una nota: “Come dimostrato negli ultimi due mesi, siamo in grado di adattare prontamente il nostro business al variare dei volumi di traffico. Abbiamo adottato diverse misure per mitigare gli impatti finanziari e operativi causati dal Covid-19 e ora, mentre molti paesi sono in procinto di riaprire, ci stiamo preparando per la prossima fase. In questo periodo ci siamo dotati di un’offerta commerciale in linea con i nuovi bisogni dei consumatori, con un’attenzione costante alla sicurezza e alla salute dei nostri dipendenti e clienti”.
Il mercato sembra credere nel rilancio di Autogrill. Nella seduta di ieri (lunedì 25 maggio) a Piazza Affari, il titolo ha messo a segno un balzo superiore al 12 percento. Autogrill ha precisato di avere “cassa e risorse disponibili” per 500 milioni e “nessuna scadenza rilevante dei debiti in essere fino al 2023”.