“Un’evoluzione della ristorazione, nel segno della cucina gourmet e dell’entertainment”. Così l’imprenditore Pino Scalise definisce l’idea che lo ha portato ad aprire a inizio anno il ristorante di pesce Bullona a Milano, nella suggestiva location dell’ex stazione ferroviaria di via Piero della Francesca.
Un locale “diverso dagli altri”, nato dopo nove anni di restauro conservativo insieme alla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città di Milano, “con l’obiettivo di rispettare e creare continuità con la vecchia struttura in stile liberty e per omaggiare Milano e l’arte del Novecento”, spiega a Pambianco Wine&Food Scalise, la cui attività imprenditoriale interessa locali come Il Gattopardo, il ristorante Chatulle, Kineo Cafè e Pitbull Cafè.
Con un gruppo di soci, Scalise ha creato questo locale da circa 150 coperti dove è possibile passare tutti i momenti della serata: dall’aperitivo alla cena, fino al dopocena col dj set tutte le sere.
Un format replicabile in Italia e all’estero, come rivela lo stesso imprenditore: “Stiamo cercando location particolari in Medio Oriente e negli Stati Uniti, mentre la prossima apertura sarà on the beach, ma non posso dire di più”.
Scalise è un grande appassionato d’arte, per questo al centro del ristorante milanese spicca una scultura di Arnaldo Pomodoro, mentre sulle pareti sono esposte opere di artisti come Lucio Fontana, Enrico Castellani e Agostino Bonalumi. La prima sala è illuminata da un grande lampadario. A dividere le due sale, due banconi posti specularmente: uno dedicato al bar, l’altro al pesce crudo e al coquillage, serviti a vista.
La cucina del Bullona è internazionale a base di pesce (crudo, crostacei, ostriche, king crab), ma “non ci poniamo in concorrenza con Langosteria, è un altro tipo di ristorante”, sottolinea Scalise.