Arnold Coffee spinge l’acceleratore sul retail. L’insegna di caffetterie all’americana fondata nel 2009 da Alfio Bardolla ha di recente inaugurato il sesto punto vendita a Firenze (ad oggi ce ne sono 4 a Milano e un altro proprio a Firenze) e ha in programma un piano di aperture piuttosto serrato. “Nel 2017 contiamo di aprire sei nuovi negozi per un investimento di 2,5 milioni di euro, nel 2018 ne apriremo altri 12 e 24 nel 2019”, spiega a PambiancoWine l’imprenditore.
Lo sviluppo avrà luogo nel nostro Paese, in cui il format sembra essere particolarmente apprezzato. “Il nostro target è al 70% composto da donne high-spender, che amano i nostri prodotti da caffetteria e l’ambiente internazionale”. L’azienda, che fa capo alla società American Coffee Company e che impiega circa 80 persone, ha archiviato il 2015 con un fatturato di 2,2 milioni di euro e si appresta a chiudere l’esercizio in corso “con un raddoppio a 5 milioni di ricavi”.
Per quanto riguarda lo sviluppo all’estero, per ora non è contemplato nei piani: “Lo valuteremo solo se troveremo un fondo di investimento disposto a finanziarci, per ora camminiamo con le nostre gambe”, spiega Bardolla, che lo scorso anno ha collocato una prima tranche del minibond da 3 milioni di euro sottoscritto nel 2014 da investitori istituzionali.
E a proposito dei rumors circa l’apertura di Starbucks in Italia, Bardolla commenta: “Dal canto nostro auspichiamo che Starbucks arrivi presto: per noi sarebbe un grande vantaggio avere un’azienda così forte che apre il mercato della caffetteria all’americana. In tutti i paesi in cui Starbucks è entrato, i piccoli player organizzati se ne sono avvantaggiati e sono cresciuti”.