Dopo il primato nella classifica di Wine Spectator, cantina Argiano si prepara a chiudere un 2023 da record anche in termini di fatturato. La storica realtà di Montalcino, come ha anticipato a Pambianco Wine&Food l’amministratore delegato Bernardino Sani, chiuderà il proprio esercizio a 7,5 milioni di euro, il 15,4% in più rispetto ai 6,5 milioni raccolti nell’esercizio precedente. Non solo, “complice anche il prestigioso riconoscimento appena ricevuto – ha continuato il manager della società appartenente al magnate brasiliano della finanza Andrè Esteves – nel 2024 prevediamo una crescita di altri 10-15 punti percentuali, tutti dovuti a variazione di prezzo, perché la produzione, proveniente dai 58 ettari a disposizione, resterà stabile a circa 300mila bottiglie, centomila delle quali di Brunello”.
Quantità che trova il Nord America, e in particolare gli Stati Uniti, quale meta d’elezione con una quota mercato del 40 per cento. Cifra pareggia dall’Europa, che comprende anche il 15% italiano, mentre il restante guarda con interesse all’Asia, “e in questo momento con particolare attenzione alla Corea del Sud dove, in controtendenza, abbiamo notato che a consumare vino sono i giovani”, ha sottolineato Bernardino Sani.
Per quanto riguarda le iniziative future, “come detto lavoreremo sul prezzo – aggiunge Sani – ma anche, guardando al medio periodo, di portare la quota mercato italiana al 20%, perché crediamo fortemente che una maggiore presenza sul territorio sia volano fondamentale nella percezione del marchio anche a livello internazionale”.
Non solo, “in una logica di ampliamento del perimetro guardiamo alla possibilità di acquisire un’altra cantina. Per ora non abbiamo nulla di concreto, ma sicuramente sarà al di fuori della Toscana e in una zona nobile della produzione enologica italiana, perché cerchiamo qualche cosa di alto livello”, conclude l’AD.