Il colore arancione che contraddistingue le etichette di Veuve Clicquot non è un elemento sufficiente per dimostrare la capacità distintiva del marchio in tutti i Paesi europei. È quanto sancito dal Tribunale Europeo in merito alla battaglia legale tra il brand del gruppo Lvmh e la catena di supermercati Lidl.
Nel 2018, il colosso da 86,2 miliardi di euro nel 2023 che fa capo a Bernard Arnault ha accusato Lidl di utilizzare in maniera illegittima il colore arancione per identificare le bottiglie di spumante vendute all’interno della catena tedesca. Secondo Lvmh, infatti, che aveva registrato il marchio di colore nel 2006, l’arancione era distintivo di Veuve Clicquot e come tale veniva riconosciuto dai consumatori della comunità europea. Secondo l’accusa, pertanto, Lidl stava sfruttando la notorietà del marchio di champagne francese per vendere le proprie bollicine.
In un primo momento, nel 2018, l’Ufficio Europeo dei Marchi (Euipo) ha dato ragione a Veuve Clicquot. Ma, nella sentenza dello scorso 6 marzo, la situazione si è ribaltata: il colore arancione, secondo il Tribunale dell’Unione Europea, non è un elemento che, di per sé, riesca ad esprimere la capacità distintiva del marchio in tutti i Paesi dell’Unione, e in particolare in Grecia e Portogallo*.
Questa sentenza potrebbe comportare l’annullamento della registrazione del marchio di colore europeo**.
* Veuve Clicquot precisa che il Tribunale ha deciso di rinviare il giudizio sulla capacità distintiva del marchio in Grecia e Portogallo alla Commissione dei Ricorsi dell’Euipo e che questa decisione è suscettibile di ricorso da parte di Mhcs / Veuve Clicquot.
** Notizia modificata il 19/04/2024 alle 12:01: Veuve Clicquot precisa inoltre che “nell’improbabilissima e remota, nonché denegata ipotesi, in cui il marchio di colore dell’Unione Europea giallo-arancio di Veuve Clicquot n. 747949, dovesse essere malauguratamente annullato”, a livello di registrazione formale, lo stesso può essere convertito in un fascio di marchi nazionali, nei diversi Stati membri dell’Unione, rimanendo così valido ed opponibile.