Appennino Food Group ha archiviato il 2022 superando le attese. L’azienda bolognese, specializzata nella vendita di tartufi, funghi e altre specialità del territorio italiano, ha registrato una crescita del 27,5% sull’esercizio precedente con ricavi a 18,5 milioni di euro, un ebitda superiore ad 1,1 milioni e un utile netto in crescita del 17,9 per cento.
Questi dati confermano e superano le attese del piano industriale annunciato lo scorso anno, che puntava a raggiungere i 20 milioni di euro in tre anni e che stimava per il 2022 16,5 milioni di fatturato. Ora l’asticella si è alzata e il gruppo ha dichiarato di voler ottenere entro l’anno in corso 22 milioni di euro, mentre il piano industriale triennale approvato a gennaio 2023, prevede di registrare un giro di affari di 30 milioni di euro entro il 2025.
Intanto lo scorso anno l’estero, che rappresenta il 57,2% del fatturato totale, è stato trainato in Europa da Germania e Spagna, che contano il 14,6 per cento, mentre extra Europa l’azienda si è concentrata sugli Usa, che pesano il 23,7%, dove a dicembre 2022 l’azienda ha ampliato la filiale operativa a Miami, e sul mercato dell’Asia Occidentale. A crescere è stato anche il mercato interno a +23 per cento, guidato dal canale della ristorazione a +28% e dal tartufo, che rappresenta il 40% delle vendite.
Inoltre, il mese scorso il gruppo ha annunciato una rinnovata brand identity. L’azienda fondata da Luigi Dattilo ha infatti deciso di raccogliere sotto un unico marchio – Appennino Food – l’intera gamma prodotti che si compone di cinque linee: Truffles, Mushrooms, Dispensa, Balsamico e Selection, (alcune delle quali appartenenti precedentemente a ‘La Dispensa di Amerigo’).