Cofco, gigante statale del business agroalimentare, diventa il distributore unico per la Cina dei vini Antinori. L’accordo tra il gruppo fiorentino da 180 milioni di ricavi e la società quotata alla Borsa di Hong Kong è stato presentato durante il forum Revival of Italian wines organizzato all’hotel W di Pechino da Cofco in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Pechino e con Vinitaly International, alla presenza dell’amministratore delegato di Antinori, Renzo Cotarella.
“In Cina – ha dichiarato all’agenzia di stampa Agi Castle Li, general manager dell’Imported Wine Business Department di Cofco – contano molto i brand e Antinori è un marchio forte. Dopo due anni di lavoro, siamo pronti e altre grandi aziende si stanno affacciando. Questo potrebbe essere il vero inizio del vino italiano in Cina”.
Secondo i dati delle dogane di Pechino relativi al 2015, l’Italia è ferma al 4,5% nella totalità dei vini importati in Cina, per un giro d’affari che nel 2015 si è attestato attorno ai 90 milioni di euro contro i 566 della Francia, che guida la classifica per valore. Il ruolo marginale dell’Italia, secondo quanto dichiara la managing director di Vinitaly International, Stevie Kim, dipende “dalla complessità del vino italiano e dalla frammentazione nella promozione”. La mossa di Antinori potrebbe cambiare il quadro e dare alla società italiana caratterizzata dal più alto rapporto tra posizionamento e ricavi una marcia in più per conquistare i consumatori cinesi, ottenendo al tempo stesso un beneficio di immagine del vino made in Italy utile ad altri produttori intenzionati a investire in Cina.