Antinori scende in campo per sostenere la città di Firenze. La famiglia toscana del vino affiancherà il Comune del capoluogo nelle prossime attività di restauro conservativo di Ponte Vecchio. In particolare, Antinori supporterà la parte relativa ai prospetti del ponte.
“La storia della nostra famiglia è da sempre legata a doppio filo alla città di Firenze sin dal XIII secolo”, racconta Piero Antinori, presidente onorario di Marchesi Antinori, realtà da 249 milioni di euro nel 2023 (per quanto riguarda la sola vendita di vino). “Una città che ci ha dato tanto in questi secoli, motivo per cui ci fa particolarmente piacere poter essere parte di questo importante progetto. I 50 anni di Tignanello sono l’occasione perfetta per poter supportare il Comune di Firenze in questo nuovo progetto di conservazione di Ponte Vecchio, un simbolo della città di Firenze nel mondo e un orgoglio per tutti noi fiorentini”.
Costruito nella prima metà del Trecento, Ponte Vecchio non ha mai ricevuto interventi di restauro conservativo mirati alla sua valorizzazione anche dal punto di vista estetico. “Si tratta di un progetto storico – spiega Dario Nardella, sindaco della città di Firenze – perché mai Ponte Vecchio ha avuto un intervento di restauro di questa complessità tecnica”.
I lavori, per i quali è previsto l’esborso di un importo complessivo pari a due milioni di euro, inizieranno nell’autunno del 2024 e riguarderanno il restauro dei materiali originali di tutti gli elementi presenti, quali armille, prospetti, arcate, pile, spalle, muri d’ala, pavimentazione e i parapetti nelle due piazzette centrali, garantendone così la conservazione nel tempo. Contestualmente, saranno realizzate le opere necessarie per migliorare la gestione delle acque meteoriche.