Alois Lageder, brand leader nella produzione biodinamica, è proiettato nel futuro. Con l’inserimento della sesta generazione in cantina, rappresentata dal neo responsabile dell’area vendite e marketing Alois Clemens Lageder (classe 1987), l’azienda di Magrè (BZ) ha molti progetti in via di realizzazione, a partire da una scuola di formazione del comparto biodinamico che, nelle intenzioni della famiglia, dovrà collaborare con i centri universitari specializzati di Bordeaux (Francia) e Geisenheim (Germania). Sta per partire, inoltre, il processo di certificazione biodinamica del ristorante interno all’azienda, Vineria Paradeis, nato nel 2008 e utilizzato per eventi e cerimonie con somministrazione di vini e prodotti di stagione forniti dalle aziende agricole locali. Il terzo progetto riguarda l’avvio di un programma di sperimentazione in cantina che includerà una varietà di contenitori per l’affinamento del vino e che integrerà il tradizionale processo di messa in barrique. La coltivazione secondo i principi della biodinamica, iniziata nel 2004, rappresenta il 100% del prodotto che deriva dai 50 ettari di vigneti di proprietà e circa un terzo di quello trasformato dalle uve fornite da una rete di 90 fornitori, che stanno sposando i principi della casa madre, incoraggiati anche da un premio economico riconosciuto nella misura del 5% a chi decide di convertire la produzione. Alois Ladeger ha archiviato il 2015 con un incremento dei ricavi di circa il 3% sull’anno precedente, chiuso a 14 milioni di euro. “Abbiamo ottenuto una crescita distribuita in maniera abbastanza uniforme tra i nostri mercati di riferimento – spiega a Pambianco Wine il neo responsabile commerciale e marketing, Alois Clemens Lageder – con la sola eccezione della Svizzera, dove il canale horeca stenta a causa del rafforzamento del franco sull’euro e sulle altre valute estere, con un impatto negativo in termini di presenze turistiche. L’Italia genera circa un terzo del fatturato, mentre all’estero i nostri mercati principali sono Germania, Stati Uniti, Austria e Svizzera. Nel 2016 puntiamo a consolidare l’esistente e a crescere nei paesi asiatici dove siamo già presenti e che offrono un buon potenziale, in particolare Cina, Thailandia e Giappone, sviluppando nuove partnership con distributori locali”.