Rebranding, nuove aziende in distribuzione, ottimismo per il 2024. La fotografia del gruppo Allegrini per l’anno in corso è rosea e ricca di novità. In primis assistiamo alla nascita di Allegrini Wines, la realtà che ingloba tutte le attività della famiglia Allegrini – che comprende le persone di Francesco, Matteo, Giovanni e Silvia Allegrini – nel settore vitivinicolo. Sotto il cappello di Allegrini Wines si collocano quindi lo storico marchio Allegrini, l’azienda di distribuzione Allegrini Wine Distribution e Tenuta Merigo, il nuovo centro produttivo che vedrà la luce nei prossimi anni a Fumane (Verona) che sarà anche dedicato all’accoglienza enoturistica.
“Abbiamo fatto questa scelta – spiega a Pambianco Wine&Food il CEO Francesco Allegrini – per due motivi: in primis riportare Allegrini al centro del progetto, e quindi il vino come protagonista principale, e poi volevamo dare una visione chiara degli asset aziendali”.
Allegrini Wine Distribution, nello specifico, si occuperà della distribuzione di Corte Giara, la linea creata nel 1989 dalla famiglia Allegrini e dedicata ai vini con un ottimo rapporto qualità-prezzo, Olivier Leflaive, Thibault Liger-Belair, Domaine Henri Rebourseau e Valentin Leflaive. A queste si aggiungono alcune novità: la realtà marchigiana e biologica Agricola Lanciani; Domaine du Couvent, piccola azienda a conduzione famigliare della Borgogna; e lo champagne Jacques Picard.
“Il 2023 si è concluso con un fatturato di 21 milioni e 250mila euro che comprende i risultati di Allegrini, Corte Giara e delle aziende in distribuzione. Abbiamo registrato un leggero calo rispetto al 2022, ma ciò dipende dal trend di mercato e siamo comunque molto felice del risultato. Per il 2024 prevediamo una leggera ripresa e a mio avviso chiuderemo tra il +4% e +5% rispetto all’anno precedente”, conclude Allegrini.