Dopo mesi di indugi, i fondi tornano a ruggire nella ristorazione. A sbloccare l’inerzia è stato Idea Taste of Italy, fondo italiano specializzato nel settore agroalimentare gestito da DeA Capital Alternative Funds, che si è assicurato il controllo di Me&Alice, società di gestione della catena a marchio Alice Pizza fondato nel 1990 da Domenico Giovannini. In questo modo DeA Capital, che fu già proprietario di La Piadineria (ceduta a Permira alla fine del 2017), diventa azionista di riferimento, con il 70% delle quote, del brand italiano leader nella pizza al taglio da asporto con 159 punti di vendita, di cui 16 negozi sono gestiti direttamente dalla famiglia Giovannini e da persone a loro riconducibili. Tutti gli altri sono stati concessi in franchising, inclusi 5 punti di vendita all’estero localizzati a Madrid, Dubai, Filadelfia, Santiago di Compostela e Malta. Il giro d’affari complessivo legato al marchio Alice Pizza è pari a 76 milioni di euro.
L’ingresso come azionista di maggioranza di Idea Taste of Italy comporterà l’inserimento di un amministratore delegato per supportare Giovannini, che resterà all’interno dell’azienda, al fine di ottenere un’accelerazione della crescita e una migliore strutturazione dei processi aziendali. Il canale scelto per l’espansione è quello dei centri commerciali del centro-nord Italia, attraverso aperture dirette, a cui si aggiungerà l’ingresso in nuovi canali come outlet e retail park, rafforzando in una seconda fase la presenza di Alice Pizza in Europa.
“Abbiamo riconosciuto in Alice Pizza – ha commentato in una nota Pierluca Antolini, managing director di Idea Taste of Italy – tutti gli elementi tipici di una catena di ristorazione fast casual con elevato potenziale di crescita: prodotto di notevole qualità, format semplice e trasversale, scalabilità elevata anche in aree e canali oggi non presidiati. Siamo convinti, grazie all’esperienza maturata recentemente nel settore, di poter affiancare la famiglia Giovannini e il management in questa nuova sfida che porterà Alice Pizza ad essere il punto di riferimento in Italia e non solo per il prodotto italiano più conosciuto nel mondo”.
L’ultima operazione rilevante conclusa in Italia prima di Alice Pizza risale alla fine di ottobre, quando Cigierre annunciò l’acquisizione di Temakinho. Da allora il mercato, anche per il timore legato ad eventuali chiusure domenicali dei centri commerciali prospettate dal governo Conte, aveva rinviato tutte le trattative aperte, a iniziare proprio da quella che riguarda l’intera proprietà di Cigierre, da cui Bc Partners sembrava in procinto di uscire.