Dopo Parma, anche Alba entra a far parte delle città creative di Unesco per meriti legati all’enogastronomia.
Il 31 ottobre, è giunto da Parigi il verdetto con cui Unesco promuove quattro città italiane per le eccellenze raggiunte in settori specifici. Oltre ad Alba, entrano a far parte della rete Unesco Creative Cities le seguenti città: Milano per la letteratura, Pesaro per la musica e Carrara per l’artigianato. Sale così a nove il numero delle città creative Unesco dell’Italia, con i precedenti ingressi di Bologna per la musica, Fabriano per l’artigianato, Roma per il cinema, Torino per il design e Parma per la gastronomia.
In tutto, sono 18 le località mondiali inserite da Unesco tra i luoghi di eccellenza della gastronomia. I nuovi ingressi del 31 ottobre, oltre ad Alba, sono quelli di Buenaventura in Colombia, Cochabamba in Bolivia, Hatay in Turchia, Macao per la Cina, Panama City per Panama, San Antonio per gli Stati Uniti. Ora il network dell’Unesco conta 180 città in 72 Paesi del mondo.
Per Alba, in questi giorni impegnata nella Fiera internazionale del tartufo bianco che rappresenta uno dei momenti chiave a livello turistico internazionale, è la conferma di uno straordinario patrimonio offerto dal territorio. Le Langhe, di cui Alba è centro di riferimento, sono oggetto di un vero e proprio boom di turismo enogastronomico, con 600 mila presenze registrate nel 2016 soltanto durante la stagione del tartufo. Recentemente il Consorzio Turistico Langhe Monferrato Roero ha lanciato un appello per reclutare personale destinato all’accoglienza dei clienti soprattutto stranieri. Mancano centinaia di addetti specializzati nelle diverse posizioni tra cui cuochi, aiuto cuochi, personale di sala, pasticceri, barman, addetti alla reception, camerieri ai piani, addetti alla pulizia delle camere, giardinieri e manutentori.